Tu sei qui: CronacaIl Tar ferma il cambio di destinazione d’uso: ex Seminario di Amalfi non sarà casa-vacanze
Inserito da (redazionelda), mercoledì 15 maggio 2019 09:55:38
No a case vacanza nel Seminario Arcivescovile di Amalfi. Il Tar di Salerno ha respinto il ricorso, confermando così lo stop imposto dal Comune di Amalfi. «Destinando il Seminario a casa religiosa di ospitalità, si determinerebbe un mutamento di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante, in quanto si transiterebbe, se non proprio dal novero delle opere di urbanizzazione secondaria, da una categoria funzionale autonoma di tipo produttivo-direzionale (o, al più, commerciale) ad una distinta, autonoma e disomogenea categoria funzionale di tipo turistico-ricettiva. Tale mutamento di destinazione d'uso inciderebbe in modo significativo sugli standard urbanistici, comportando un maggior carico urbanistico sul tessuto urbano e un aggravio di servizi per l'amministrazione comunale, in quanto si passerebbe da una destinazione (scuola), che prevede la presenza di studenti soltanto per alcune ore al giorno e soltanto per nove mesi all'anno, ad un'altra (casa religiosa di ospitalità), aperta a tutti i turisti e pellegrini che intendono soggiornare nella città di Amalfi 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno», si legge nella sentenza pubblicata da Andrea Pellegrino sul quotidiano Le Cronache stamani in edicola.
I lavori erano stati bloccati dal Comune di Amalfi in base al rilievo che essi avrebbero comportato un mutamento di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante non consentito, tra l'altro, dal Piano urbanistico territoriale dell'Area Sorrentino-Amalfitana. «Appare evidente come la tipologia ‘casa religiosa di ospitalità - si legge ancora nella sentenza - sia riconducibile, comunque, alla categoria funzionale turistico-ricettiva». Un cambio di destinazione d'uso, per i giudici amministrativi, «urbanisticamente rilevante».
L'imprenditore sorrentino Luigi Savarese, il 26 luglio del 2017 aveva firmato un contratto col quale si impegnava alla gestione dell'immobile da convertire in struttura ricettiva per religiosi. E dire che l'ufficio urbanistica del Comune di Amalfi aveva posto da subito obiezioni al cambio di destinazione d'uso dell'immobile da convitto a struttura extralberghiera, dalla categoria B alla A, non prevista dai regolamenti comunali.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale riaccende un barlume di speranza per un ritorno, da parte della proprietà, la Curia arcivescovile, all'idea originaria, quella cioè di ubicare in piazza Duomo l'istituto d'istruzione superiore "Marini-Gioia".
Fonte: Il Vescovado
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