Tu sei qui: CronacaIncidente sul lavoro al porto di Napoli, morto il trapanese Gaspare Davì: lascia moglie e 2 figlie
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 25 marzo 2024 08:04:08
Dolore e sgomento a Napoli per Gaspare Davì, il lavoratore marittimo che ha perso la vita sabato sera al porto durante una fase di imbarco veicoli.
Sposato e padre di due figli, il 44enne, originario di Trapani, è morto sul colpo, schiacciato da un tir che era appena entrato nella pancia della nave GNV Antares (GNV & Snav). Immedaito l'intervento dei soccorsi, ma per l'operaio non c'è stato nulla da fare.
A seguito della tragedia è stata aperta una inchiesta per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
"Un'altra vittima, un altro operaio morto a soli 44 anni mentre era a lavoro, questa è una strage che va fermata! L'indignazione non basta servono azioni forti, il governo ci ascolti". Così Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL di Napoli e Campania, commentando l'ennesima tragedia sul lavoro.
"Il prossimo 11 aprile - continua Sgambati - saremo in sciopero perché il mondo del lavoro pretende risposte, pretende azioni adesso. Servono più ispettori, servono controlli, serve frenare le gare al ribasso e i sub appalti. Serve una procura speciale per gli incidenti sul lavoro, per tutelare la vita delle persone. Perché la morte sul lavoro non è semplice fatalità, ma è un vero e proprio omicidio. Fermiamo questa mannaia".
"Questo è solo l'ultimo degli infortuni mortali che vedono coinvolti tragicamente i lavoratori e le loro famiglie; è l'ennesima morte bianca in Campania che negli ultimi 10 anni, con oltre 1.100 vittime sul lavoro, si pone ai primi posti di una tragica e assurda classifica nazionale", dichiara in comunicato la Uiltrasporti Campania che "ritiene inammissibile quanto accade nei luoghi di lavoro in merito alla sicurezza dei lavoratori stessi e della loro vita, perché al giorno d'oggi NON E ACCETTABILE MORIRE DI LAVORO".
"Il nostro è un paese in cui mediamente muoiono sul lavoro tre persone al giorno e, pertanto, non può essere considerato un paese civile e rispettoso del valore della vita. Non è accettabile rischiare e perdere la vita semplicemente per portare a casa uno stipendio.
Come organizzazione sindacale chiediamo al Governo di aggiornare le normative di settore che evidentemente non sono più adeguate, e, al contempo, chiediamo di investire sulla formazione continua e strutturata. Ma tutto questo da solo non è sufficiente: per dire BASTA A MORTI NON PIU' TOLLERABILI occorre intensificare i presidi di controllo (aumentando ispettori e ispezioni) ed emettere sanzioni più severe alle Aziende che violano le regole!!! Ormai non si può più restare in silenzio e non si può far finta di nulla! La Uiltrasporti Campania, nello stringersi attorno alla famiglia e ai colleghi di Gaspare, esprime massimo cordoglio e vicinanza per la tragica morte".
Fonte: Positano Notizie
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