Tu sei qui: CronacaIndagini puntate sugli "emergenti" del pizzo
Inserito da (admin), giovedì 12 luglio 2007 00:00:00
Tre attentati ad altrettanti negozi in meno di una settimana. Tre roghi, ancora nessuna risposta. Eppure, le indagini della Polizia seguono ormai delle piste chiare. Due degli attentati, il rogo all'agenzia "La Metelliana" e l'ultimo all'"Emporio 2004", sarebbero opera della stessa mano incendiaria. Simili le modalità con cui gli attentatori hanno messo in atto il loro piano. Identica l'arma utilizzata per lanciare il loro avvertimento: una bottiglia contenente liquido incendiario. Insomma, più per intimorire che per distruggere.
Gli inquirenti stanno lavorando su una pista che porterebbe ad emergenti, personaggi con il passato legato al mondo dell'estorsione e del racket ed oggi scesi in campo per marcare il territorio. Sul caso delle pompe funebri gli investigatori non escludono eventuali collegamenti con il cosiddetto "appalto delle morti", un giro anche questo con precise spartizioni tra chi lavora nel settore e chi intende guadagnare una percentuale per assicurare una protezione. Discorso diverso per il piccolo esercizio di prodotti per l'igiene della casa, che a prima vista non sembrerebbe garantite entrate tali da richiamare l'attenzione dei presunti estorsori. In queste ore gli agenti del Commissariato di Polizia hanno eseguito i primi accertamenti sull'attività commerciale e sulla vita privata dei proprietari.
Sulla base di controlli più approfonditi, gli agenti hanno collegato l'esercizio di via Biblioteca Avallone alla fabbrica di cordame (da poco trasferitasi da Santa Lucia a Nocera Superiore) di cui è proprietaria la famiglia Lamberti, uno dei titolari dell'Emporio. Non escluso che gli attentatori volessero mirare ai guadagni dell'impresa. Al momento non ci sono riscontri certi, per questo motivo la Polizia preferisce mantenere il massimo riserbo, anche per non compromettere l'esito delle indagini. Oggi, però, a differenza dei giorni scorsi, compare la parola racket tra le ipotesi investigative.
Un filone di indagine separato riguarderebbe l'attentato al negozio di videonoleggio "Cine&Città" in via XXV Luglio, nei pressi del casello autostradale. Come si ricorderà, in quel caso un ordigno posizionato all'interno del gabbiotto per il self service provocò la completa distruzione del magazzino, danneggiando anche i negozi vicini e l'appartamento al primo piano della palazzina. Una tecnica del tutto diversa rispetta agli avvertimenti alla Metelliana ed all'Emporio 2004. E non solo. Altri elementi in possesso della Polizia hanno fatto indirizzare le indagini verso l'ipotesi di un gesto vendicativo. Resta, infatti, ancora in piedi la pista a sfondo passionale. Chi ha agito con ogni probabilità voleva rispondere ad un torto, o presunto tale, subito. Forse il coinvolgimento di una donna, forse solo una banale amicizia o qualche attenzione di troppo.
Fonte: Il Portico
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