Tu sei qui: CronacaIslam e Cristianesimo, l'Assogiornalisti incontra Nello Rega
Inserito da (admin), martedì 23 novembre 2010 00:00:00
Il libro di Nello Rega “Diversi… e divisi?” (ed. Terre del Sole) diventa motivo di incontro e di conversazione con l’autore per conoscere le differenze culturali e religiose tra Islam e Cristiani. L’Associazione Giornalisti Cava Costa d’Amalfi “Lucio Barone” venerdì 26 novembre, a Cava de’ Tirreni presso il Teatro Comunale, con il Patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni, ha inteso invitare di nuovo il giornalista RAI Nello Rega, anche alla luce delle sue ultime vicissitudini personali.
Dopo il saluto del Presidente della “Lucio Barone”, Antonio Di Giovanni, che consegnerà all’ospite la tessera di Socio Onorario dell’Associazione, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, Vincenzo Passa, e del Consigliere delegato alla Cultura, Giovanni Del Vecchio, si discuterà sul “diario di una convivenza con l’Islam”. “Un amore diviso, quello che si consuma tra un uomo e una donna diversi. Distanti nel modo di comunicare, di baciare, di fare l’amore”, scrive Rega.
Tutto questo è il racconto di un’esperienza ravvicinata con la religione islamica. Un’esperienza fatta di viaggi, persone, tentativi, amore, ricerca di autenticità. Un cammino che inizia nel Libano alla fine dell’occupazione siriana ed arriva fino alla Roma cattolica, alle sue donne senza velo, all’integrazione possibile. Giorno dopo giorno, nelle abitudini che più ci toccano nel quotidiano, quanto ampio è il margine concesso all’individuo? Quanto può incidere nelle scelte personali il senso di appartenenza, specie se non sottoposto al libero arbitrio? Un uomo ed una donna sono prima di tutto individui o soprattutto i rappresentanti di un gruppo di provenienza (religioso, politico, o sociale che sia)? La risposta è arrivata col tempo. Nello Rega oggi non può liberamente parlare di Islam senza incorrere in fatwa e minacce di morte.
Diversi e divisi. Diversi, perciò divisi. Non un auspicio, ma un punto di partenza. Per il dialogo, la comprensione; un’ammissione di umiltà e dedizione alla causa. Capire cosa siamo e perché. Un viaggio che inizia a Naqoura, nel cuore del Mediooriente, ed attraversa l’universo dell’altro, dell’altra metà del Mediterraneo. Un viaggio che va avanti nonostante tutto, attraverso il progetto LibanItaly di sostegno alle comunità libanesi, per favorire la ricostruzione materiale e spirituale dopo gli anni di occupazione straniera e di guerra civile. Non è necessario essere eguali per essere solidali.
A conclusione dell’incontro, in programma “Biondo come un nero”, performance teatrale del Gruppo “Scuole aperte” del Liceo Scientifico “A. Genoino” (genitori e figli insieme in scena), con la regia di Giuseppe Basta e testi di Franco Bruno Vitolo.
L’Ufficio Stampa
Fonte: Il Portico
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