Lo apprendiamo direttamente da un articolo della giornalista

Vala Hafstad del giornale on line Iceland Review. "Siamo una delle Nazioni più ricche al mondo", tuona il Ministro, "possiamo ospitare molti più rifugiati di quanti accolti in passato". Non perde l'assist la bella Ministro per gli affari sociali dell'Islanda, Eygló Harðardóttir, offerto dalla scrittrice Bryndis Bjorgvinsdottir che le ha scritto chiedendo al governo di poter ospitare personalmente dei rifugiati siriani. La scrittrice ha raccolto, con un appello su Facebook, più di 14000 persone disponibili ad ospitare migranti in fuga dalla Siria. [caption] Solo perché non sta accadendo qui non significa che non sta accadendo[/caption] Nell'ottica dell'integrazione, spiega la petizione, i bambini che accoglieremo saranno il futuro amico dei nostri figli, l'anima gemella, il pompiere che ci salverà la vita o l'idraulico che ci sistemerà il bagno o perché no, miss Islanda 2022. Ovviamente le politiche di accoglienza sono ancora da concordare di fatto l'Islanda si è portata agli onori della cronaca facendo passare un messaggio che in molti hanno colto. Non si deve rimanere passivi alla fredda applicazione di regole numeriche, in questo momento gli Stati che possono devono mettere a disposizione le loro risorse, è di esseri umani che stiamo parlando non della scelta di importare o meno delle automobili.