Tu sei qui: CronacaL'architetto Maiorino conquista Torino
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 24 giugno 2002 00:00:00
Il genio cavese sbarca ai XX Giochi Olimpici Invernali «Torino 2006». Brillante affermazione dell'architetto cavese Emilio Maiorino al concorso internazionale di progettazione, indetto dal Comune di Torino, per la realizzazione del nuovo impianto sportivo di hockey e la riqualificazione dell'area dell'ex stadio comunale. Il professionista metelliano si è piazzato al terzo posto tra i più importanti gruppi di architettura del mondo, alle spalle del giapponese Arata Isozaki e della Fiat engineering, che giocava in casa, e davanti allo studio italo-francese Camarana-Aia Architets. «È un riconoscimento importante, anche perché dimostra - afferma lo stesso Emilio Maiorino - che ormai non c'è più alcuna differenza tra metropoli e provincia. L'architettura di qualità è di tutti i luoghi. Avere lo studio a Cava o a Barcellona è la stessa cosa: non penalizza più. Con Tobia Scarpa riusciamo a tener testa alle grandi holding internazionali di progettazione». Un progetto complessivo da 93 milioni di euro, strategico per la città di Torino, suddiviso in 5 lotti, da dividere tra i primi cinque classificati. Al gruppo diretto dall'architetto Maiorino, probabilmente, andrà il terzo lotto da 14.250.000 euro. «Riteniamo sia uno dei concorsi più significativi degli ultimi anni - aggiunge Emilio Maiorino - perché riguarda i nuovi templi dell'architettura che sono gli stadi, ed anche perché, insieme a questo grande tema, il Comune di Torino ha bandito un concorso di riqualificazione urbana nel quale si sommano i temi inerenti al restauro del famoso "Comunale" di Torino, uno degli stadi più belli d'Italia, che dovrà essere il punto nevralgico di sviluppo di quest'area e della riqualificazione dell'attuale parco di piazza d'Armi». Già, perché la difficoltà del progetto era proprio questa: creare un legame tra lo stadio storico ed il nuovo palazzo dell'hockey che lo affiancherà. Lo staff Maiorino ha risolto il problema proponendo un impianto di riqualificazione del tessuto urbanistico che ha come fulcro l'asse della torre maratona (asse sportivo), coniugando la "centuratio" con l'asse Stupinigi. Esce, quindi, dagli uffici cavesi di via Corradino Biagi il nuovo volto del "Comunale" più ricco di storia e più famoso d'Italia. Il gruppo di progettazione, con in testa il maestro Tobia Scarpa e l'architetto Emilio Maiorino, ha visto l'impegno di altri giovani professionisti cavesi: Francesca Rega, Marino Borrelli, Salvatore Fusco, Emanuele Fidanza, Tiziana Matonti, Vincenzo Baldi, con la collaborazione di Giuseppe Adinolfi, Vincenzo Cardamone, Monica Imperato. Vanno segnalate, poi, le consulenze del Centro di medicina sportiva di Armando Ferraioli, di geologia e geotecnica di Antonio e Francesco Senatore, di Giandomenico Cocco per le strutture e di Adriano Lagrecacolonna per gli impianti tecnologici e speciali.
Fonte: Il Portico
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