L’Ausino passerà da società per azione ad azienda speciale consortile: è questa la principale novità in tema di gestione del servizio idrico emersa dal Consiglio comunale svoltosi giovedì 2 agosto a Palazzo di Città. Il trasferimento della cura del servizio sul territorio comunale alla società che al momento raggruppa una ventina di Comuni della provincia di Salerno è stata, invece, rinviata alla prossima assise.

Mancava lo schema di convenzione dell’Autorità di Ambito Sele e per questo il parlamentino metelliano ha deciso di riaffrontare la spinosa tematica nel prossimo appuntamento. In realtà, a rendere infruttuoso l’incontro hanno contribuito le diverse criticità evidenziate dai sindacati di settore: ragione, questa, che ha portato la minoranza in particolar modo, poi condivisa anche dalla maggioranza, a richiedere la trasformazione dell’Ausino Spa in azienda consortile, in modo da togliere alla stessa Ausino la possibilità di vendere successivamente quote sociali a soggetti o enti privati.

Altro tema fortemente dibattuto è stato quello dell’acquisizione al patrimonio comunale degli immobili abusivi. A presentarlo il gruppo consiliare “Forza Cava”, che ha richiesto la previsione dei criteri di equità e giustizia sociale, così da evitare casi di disparità di trattamento o di iniquità sociale. Alla fine, anche su questo punto c’è stata la fumata nera: l’assise consiliare ha, infatti, deciso di rinviare la decisione all’esame della Commissione Urbanistica.

Tra i punti all’ordine del giorno che hanno, invece, ottenuto il lasciapassare, si ricordano la riperimetrazione della zona ASI (che riguarderà l’area di via Arte e Mestieri, a Santa Lucia), l’esternalizzazione della riscossione coatta delle imposte comunali (quali Ici, Tarsu e Tosap) e la rinegoziazione del mutuo acceso con il Monte dei Paschi di Siena per l’ex Cofima.