La Sezione C.U.C. Argento di Cava de’ Tirreni, nel rispetto del variegato programma stilato ad inizio anno dal responsabile della Sezione, Gerardo Canora, in cui trova posto l’attività culturale tra quelle inserite nel vasto repertorio sociale, filantropico, artistico, ricreativo, turistico, ludico, di educazione permanente e conoscenza delle tradizioni popolari, ha programmato l’effettuazione di una recita mensile per domenica 15 aprile, alle ore 19.00, presso il Salone delle Feste del Club Universitario Cavese.

Tale attività culturale viene sviluppata con l’esibizione di gruppi teatrali ed artistici una volta al mese e mediante l’impegno dei numerosi e preparati sodalizi della cittadina metelliana e della nostra provincia. Dopo gli interventi dei gruppi dell’Anaima, dell’Alma Flamenco e delle Comunità parrocchiali di S. Lorenzo e di S. Pietro, ritorna sul palco del Club Universitario Cavese ancora una volta quello dell’Unitalsi con la commedia in due atti “Mio marito aspetta un figlio”.

Si tratta di una commedia comica in cui viene evidenziato come la gelosia, a volte, possa giocare spiacevoli tiri mancini. Infatti, la padrona di casa è impegnata nella tormentosa ricerca di una prova dell’infedeltà di suo marito Francesco, anche istigata dalla domestica molto pettegola, e continui equivoci e malintesi rendono la commedia ricca di situazioni comiche e stravaganti.

La Sezione cavese dell’Unitalsi, diretta dell’ottimo dott. Vincenzo Prisco, non è nuova a manifestazioni del genere, aventi anche lo scopo di raccogliere fondi per la propria attività. Proprio domenica 15 aprile l’Associazione sarà impegnata a Roma per gli Stati generali della Protezione Civile, considerati una tappa importante nel percorso intrapreso dal volontariato e dalle istituzioni per discutere, in un contesto ampio e partecipato, i grandi temi che interrogano chi si occupa di cittadinanza attiva. Ricordiamo che scopo principale dell’Unitalsi è l’assistenza vissuta come servizio gratuito dagli oltre 100mila aderenti per dare conforto, speranza e serenità ai sofferenti che vengono portati ai Santuari Mariani.

Angelo Canora