Tu sei qui: CronacaL'usura, quando l'illegalità diventa fonte di guadagno
Inserito da (admin), domenica 25 settembre 2016 08:26:48
"Le organizzazioni criminali hanno ben compreso che l'usura rappresenta un metodo di straordinaria efficacia, da un lato per riciclare denaro sporco e ottenere facilmente ingenti guadagni, dall'altro per impossessarsi di quelle imprese e attività che non sono in grado di far fronte ai debiti contratti, divenendo dapprima soci e in seguito veri e propri proprietari. Tutto questo con rischi più contenuti rispetto a quelli connessi ad altre attività illecite come ad esempio il traffico di stupefacenti", è con queste parole che Gian Maria Fara, presidente dell'Eurispes, istituto di Studi Politici, Economici e Sociali, ha spiegato il fenomeno dell'usura che si impossessa delle aziende.
I dati pubblicato nel rapporto Eurispes sono sempre più allarmanti e preoccupanti. Ben un'azienda su 10 in Italia è in mano agli usurai. Il tutto è pericolosamente diventando business e macchina da soldi. Infatti stiamo parlando di un giro d'affari di quasi 82 miliardi di euro. Ciò che spaventa di più sono, senza alcun dubbio, gli interessi annuali, che si aggirano attorno al 120%. Una cifra a dir poco da capogiro. Ma perché tutto ciò accade? Difficile rispondere così su due piedi. Ciò che è certo è che la qualità principale dell'usuraio è che esso è presente anche tra quelli di cui è davvero difficile sospettare: impiegati di banca, commercialisti, negozianti e dipendenti pubblici. E questo è un qualcosa che non riguarda solo le aziende, visto che molte famiglie si rivolgono a degli strozzini per pagare i propri debiti. È una sorta di circolo vizioso e se si entra è davvero molto difficile uscirne. C'è chi è vittima della crisi e della difficile situazione economica e chi sfrutta tutto ciò a suo vantaggio per arricchirsi.
Torniamo a parlare di numeri e di dati, che sono quelli che spiegano meglio la portata del fenomeno. L'Eurispes, nel suo rapporto, ha stabilito che, negli ultimi due anni, circa 3 milioni di famiglie si sono rivolte a usurai per ottenere un prestito, non potendo averlo dal sistema bancario. Si è quindi ipotizzato che il prestito ammonti, in media, a 10.000 euro a famiglia per una cifra totale di 30 miliardi di euro annui.
Attilio Simeone, coordinatore del gruppo Uniti contro l'Azzardo, ha evidenziato sul blog Giochidislots che da "un'indagine sulle 28 sedi anti usura presenti nel paese è emerso che sono sempre di più le persone che si affidano al gioco d'azzardo per pagare grandi debiti, indebitandosi però ancora di più, cadendo nella rete degli usurai".
Ancora più preoccupante ciò che succede nel settore agricolo, dove ciò capita al 10% delle aziende. Ed è per questo che il capitale prestato a usura supera i 37 miliardi di euro. Come detto all'inizio, è una forma di guadagno, sotto certi punti di vista, anche fin troppo semplice. Appare chiaro che è necessario una legge antiusura più dettagliata, chiara e severa, tenendo conto anche del fatto che quella in vigore compie 20 anni. Ma è forse ancor più doveroso supportare dal punto di vista economico chi è in difficoltà. Solo così si può evitare di alimentare chi sfrutta la difficoltà di quest'ultimi.
Fonte: Il Portico
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