Tu sei qui: CronacaLa cellulosa sconfigge l'obesità
Inserito da Livio Trapanese (admin), martedì 13 novembre 2007 00:00:00
Visto che la sedentarietà e la sregolatezza nel consumare i pasti ci porta all'obesità, vediamo cosa la farmacologia ha in cantiere per aiutarci. Dieci anni or sono, nei laboratori dell'Università "Federico II" di Napoli, l'ingegnere chimico Prof. Luigi Nicolais, attuale Ministro per le Riforme e l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione, intraprese il coordinamento della ricerca nel settore degli idrogeli, cioè materie plastiche in grado di assorbire elevate quantità d'acqua.
Il Prof. Nicolais, affiancato da due emeriti scienziati, l'Ing. Alessandro Sannino, ricercatore presso l'Università di Lecce, ed il Prof. Luigi Ambrosio, Direttore dell'Istituto per i Materiali Biomedici e Compositi del Centro Nazionale delle Ricerche, diede inizio ad una bella storia, tutta italiana, il cui protagonista era, appunto, l'idrogelo, se si pensa che un grammo secco (una punta di un cucchiaino) assorbe un litro d'acqua.
L'idrogelo o polimero è impiegato nella produzione di pannolini per bambini ed assorbenti igienici per donne, ma, essendo a base acrilica e non biodegradabili, fu necessario ricorrere ai ricercatori. Gli scienziati, rilevato che il polimero sintetizzato è a base di cellulosa, constatarono che esso è totalmente biodegradabile e biocompatibile. Posto a contatto con l'acqua si gonfia, trasformandosi in gelatina trasparente ed ingerendolo in forma secca, con due bicchieri d'acqua, circa 30 minuti prima dei pasti, si gonfia nello stomaco, dando senso di sazietà, aiutando a mangiare meno, venendo poi regolarmente espulso per via fecale.
La prima sperimentazione sull'uomo s'è conclusa con successo. Nessun rischio od acidità post ingestione, atteso che il materiale, a base di cellulosa, non interagisce con l'organismo. A breve l'industria farmaceutica ci consentirà di ricorrere ai ripari, ma, nel mentre, visto che prevenire è meglio che curare e che l'obesità c'insidia sin dall'infanzia, attuiamo i suggerimenti dell'esperto.
Il parere dell'esperto
Dott. Domenico Viaggiano, pediatra, studioso delle problematiche correlate all'obesità infantile
Finalizzato all'obesità, sabato 27 ottobre, a Napoli, ma contestualmente in tutte le Regioni d'Italia, organizzato dalla Società Italiana di Endocrinologia Pediatrica, si è tenuto uno specifico convegno nel corso del quale, da relatore, ho potuto relazionare sull'aumento, negli ultimi anni, del numero dei bambini obesi od in soprappeso, soprattutto nella Regione Campania, postasi, per incidenza del problema, ai primi posti in Europa.
Ad esito dei lavori, abbiamo registrato e, quindi, divulghiamo, che è aumentato il rischio negli adolescenti di essere obesi anche da adulti, presentando, conseguentemente, malattie metaboliche e cardiovascolari, quali il diabete, l'infarto e l'ictus, essendo già affetti, a volte ignari, da insulino-resistenza, bassi livelli di colesterolo buono (HDL), aumento di trigliceridi ed ipertensione.
Già in età adolescenziale è necessario intraprendere misure dieto-terapeutiche, consistenti nell'assunzione di meno carboidrati a rapido assorbimento, quali i dolci, le patatine, le merendine, ecc., e modificare, da subito, lo stile di vita quotidiano, riducendo al massimo la sedentarietà e praticare più sport e/o attività fisica.
Fonte: Il Portico
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