Tu sei qui: Cronaca«La città sotto assedio della delinquenza»
Inserito da (admin), venerdì 17 gennaio 2014 00:00:00
Sono ricominciati in modo massiccio i furti anche di auto, l’ultimo dei quali l’altro ieri a Cesinola. La criminalità, specie quella specializzata nei furti in appartamenti (tipica dei Georgiani, abili nell’aprire qualsiasi porta pure blindata, anche con i proprietari all’interno, quando dormono), ormai è all’ordine del giorno ed è irrefrenabile, a tal punto che i cittadini, in particolare quelli delle zone frazionali, periferiche ed alte, si stanno organizzando come ronde armate di fucili da caccia.
Questo rappresenta la resa incondizionata dello Stato, il quale, invece di difendere i cittadini onesti, che sono la maggior parte, lascia a questi la difesa dello Stato, rischiando la vita. Non se ne può più! La colpa di questo assedio da parte della micro-criminalità, organizzata e non, è dovuta anche e soprattutto al grave periodo di crisi che si sta vivendo a livello mondiale. La fame aguzza l’ingegno ed inasprisce, amplificandola, la violenza.
Sono questi i periodi in cui aumentano e lievitano le aggressioni al patrimonio ed alla persona. I reati cosiddetti predatori si moltiplicano all’ennesima potenza, si richiede pertanto una maggiore fermezza, vigilanza e controllo preventivo e repressivo, per far fronte ad un fenomeno sempre più in avanzata crescita. Una maggiore collaborazione va predisposta tra tutte le Forze dell’ordine (che già fanno tanto, nonostante i pochi uomini e mezzi, talora anche inadeguati), coadiuvate dalle tante associazioni di sicurezza volontaria sparse sul territorio.
Imprescindibile ed ineluttabile è, però, sempre la collaborazione dei cittadini, i quali, pur non dovendo intervenire quando il pericolo per la propria incolumità è alto, devono essere le sentinelle vigili sul territorio, pronte ad avvisare le Forze dell’ordine, non solo della consumazione dei reati colti in flagranza o quasi, ma anche e soprattutto delle anomalie sospette che si dovessero presentare alla loro attenzione. Le frazioni di Cava dovranno diventare come le contrade di Siena, dove è impossibile entrare per delinquere. Difatti, chi prova a delinquere, da lì non esce incolume!
Il delinquente per mestiere, abituale e professionale, si dirige sempre dove è più facile commettere il reato, rischiando il meno possibile di essere catturato. Bisogna rendere, quindi, la consumazione dei reati il più difficile possibile. Costringere i male intenzionati a trasferirsi altrove, in luoghi più accessibili e sicuri per la loro impunità. Così operando, non risolveremo di certo il problema della criminalità, ma di sicuro proteggeremo al massimo la nostra comunità, famosa un tempo per cultura, civiltà, ricchezza e sicurezza, vanto della Campania intera. Possiamo tornare ai bei tempi. Quelli dei nostri avi. Dobbiamo farlo! È un obbligo categorico! E pertanto lo faremo.
Avv. Alfonso Senatore, Presidente dell’Associazione “Città Unita”
Fonte: Il Portico
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