Sabato scorso, nella Sala della Biblioteca Comunale di Cava de'Tirreni, si è tenuto un incontro sul tema "La Costituzione tradita", organizzato dall'Associazione "Ulivisti per Cava". Dopo il saluto della Presidente degli Ulivisti, Rossana Lamberti, sono intervenuti: Silvio D'Amico, Presidente della sezione provinciale dell'Associazione "Salviamo la Costituzione"; Pasquale Colella, docente universitario di Diritto Costituzionale e direttore della rivista "Il tetto"; Luigi Gravagnuolo, candidato sindaco dell'Unione. Duplice l'intento degli organizzatori. Da una parte porre in discussione immediata le recenti leggi costituzionali in approvazione "a botta di maggioranza" in Parlamento. Leggi che, per molti versi (si pensi allo strapotere non bilanciato del Presidente del Consiglio oppure alla devolution, che sembra una "dissolution"), incrinano seriamente lo spirito di quella Carta Costituzionale per cui i nostri nonni e genitori hanno lottato e sono morti. Quella Carta che, come trascritto sul manifesto, fece dire da Piero Calamandrei agli studenti milanesi: «Dovunque è un italiano morto per riscattare la libertà o la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la Costituzione». D'altra parte, gli organizzatori, pur "pensando nazionale", non intendono rinunciare alla dimensione locale. In questa direzione è stata significativa la presenza di Luigi Gravagnuolo, candidato sindaco del centrosinistra, appoggiato ufficialmente dagli Ulivisti stessi, sia perché per le sue qualità culturali e professionali in grado di dare un importante contributo al dibattito, sia perché si deve cominciare ad aprire una finestra sugli effetti che queste riforme avranno sui governi locali. Gli Ulivisti intendono approfondire l'argomento nei prossimi mesi, non solo a supporto della campagna elettorale, ma anche in nome della necessità di una formazione civica che essi considerano un motore fondante della loro attività.
Associazione "Ulivisti per Cava"