Vivo cordoglio ha suscitato nella città la scomparsa dell'ingegnere Claudio Accarino, nato nel 1913. La sua famiglia, gli Accarino, affonda le origini nella storia della città, da sempre protagonista delle vicende metelliane. Una famiglia numerosa, ben nove tra fratelli e sorelle: oltre a Claudio, Mario, Luigi, Amedeo. Filomena, Lucia, Linda, che è stata per oltre 40 anni un punto di riferimento della scuola cavese, Maria e Laura.

Il personaggio

Claudio Accarino conseguì la laurea giovanissimo e ben presto fu assunto all'Ansaldo, dove in breve tempo divenne dirigente. Ma l'insegnamento e la politica furono le sue vocazioni. Lasciò l'industria, entrò nel mondo della scuola e, dopo aver insegnato per anni, vinse il concorso a preside. L'ultimo sua sede fu la scuola media di S. Lucia, dove fu apprezzato per le doti umane ed organizzative. «Era un vero gentiluomo, amava gli alunni come figli ed era riuscito a ricreare nella frazione un grande entusiasmo intorno alla scuola», dichiara un docente. Entrò giovane in politica e, dopo aver militato nel Partito socialdemocratico, aderì al Partito socialista. Fu consigliere comunale e nell'agone politico portò il suo senso dell'equilibrio e della moderazione. «Ricordo - commenta l'avvocato Gaetano Panza - il senso di serenità che riusciva a trasmetterci, ma anche il suo apporto professionale». Fu presidente dell'Azienda di Soggiorno. Si preoccupò di consolidare le attività che il dottor Elia Clarizia aveva messo in cantiere, ma soprattutto si sforzò di restituire all'Azienda quella dignità e quell'impulso che negli anni '30 ne avevano fatto una delle prime d'Italia. Anche nella gestione dell'Azienda portò il suo segno di signorilità e di efficienza. Era un uomo che veniva dal mondo della fabbrica, di qui il suo efficientismo che coniugava con la sua passione per la cultura». Negli ultimi anni, dopo la perdita della moglie, viveva per i figli (Gianluigi, ingegnere, dirigente al Comune di Cava, Imma, docente in pensione, e Marinella, docente di Matematica al Liceo classico di Nuoro) e soprattutto per i nipoti.