Tu sei qui: CronacaLa "Pergamena Bianca" alla conquista di Salerno
Inserito da (admin), mercoledì 13 settembre 2006 00:00:00
La "Pergamena Bianca" continua ad avere il suo valore simbolico di "alleanza", malgrado siano trascorsi 6 secoli - era il 7 luglio del 1460 - da quando re Ferrante d'Aragona concesse il prezioso documento al sindaco di Cava, Onofrio Scannapieco, per ringraziare la città corsa in suo aiuto durante la battaglia di Sarno. Non ci sono più re, né condottieri, ma il patto d'amicizia viene ora raccolto da enti ed istituzioni, che nel segno della "Pergamena" stanno tracciando un percorso sinergico di valorizzazione, soprattutto a fini turistici, del territorio salernitano, partendo proprio dagli eventi legati alla sua storia ed alla sua tradizione.
Come appunto la rievocazione, sospesa tra realtà e fantasia, dell'episodio, di cui si è fatto promotrice l'Associazione degli Sbandieratori "Città de la Cava", presieduta da Felice Abate. Storia e spettacolo in un mix intrigante che il regista Andrea Carraro ha trasformato in un vero e proprio evento, in una rappresentazione itinerante già baciata dal successo lo scorso anno al Maschio Angioino di Napoli e che ora si appresta a fare il bis nella riedizione salernitana, sabato prossimo (ore 20), al Forte La Carnale (ingresso per invito), in attesa di approdare prossimamente in Spagna, patria appunto di re Ferrante.
Storia e spettacolo, dunque, come punto di partenza per una concertazione tra enti, che vedrà la sua ufficializzazione a fine anno nel corso dell'assemblea degli Stati Generali del Turismo, che si terranno proprio a Salerno. Lo hanno annunciato ieri, nel corso della presentazione della manifestazione a Palazzo Sant'Agostino, il vice presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Mucciolo, gli assessori al Turismo di Salerno, Enzo Maraio, e di Cava, Gianpio De Rosa, il presidente dell'Ept di Salerno, Rino Avella, i presidenti dell'Azienda di Soggiorno di Salerno, Antonio Zinna, e di Cava de'Tirreni, Umberto Petrosino. La "Pergamena Bianca", dunque, come ambasciatrice del fare turismo di qualità, esportando non solo il nome di Cava, ma dell'intera provincia in tutto il mondo.
«La riproposizione in chiave teatrale, ma soprattutto ironica dell'accadimento - spiega Andrea Carraro, regista ed anima della compagnia "Il Giullare" - documentato e tramandato nel corso di questi secoli, deve far riflettere sul modo in cui possiamo e dovremmo riappropriarci delle nostre tradizioni ed aprirle ad un pubblico non solo locale, ma internazionale». Un ponte tra Salerno ed il resto del mondo, passando ovviamente per la Spagna, rafforzando così i legami turistici e commerciali già forti con Barcellona.
Fonte: Il Portico
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