I "soliti ignoti" ancora in azione. Martedì notte, sono stati presi di mira alcuni garage di una palazzina in via Aldo Moro. Nonostante tutta la Valle metelliana sia sotto stretto controllo della Polizia (che nel frattempo sta svolgendo una delicata indagine per sgominare il market della droga cavese), dei Carabinieri e della Polizia Municipale, ladri ostinati tentano, ed in più circostanze ci riescono, di portare a termine rapine scelte e prefissate. Ovviamente, non si contentano di qualche vecchia auto o di un ciclomotore usato. Presi soprattutto di mira i garage, spesso custodi di un parco mezzi allettante. L'altra notte, però, qualcosa è andato storto. Teatro della tentata rapina, alcuni box di una palazzina in via Aldo Moro, strada poco trafficata della frazione Santa Maria del Rovo, ideale per compiere una rapina in notturna. I ladri, non identificati a causa dell'oscurità, hanno divelto i battenti del cancello attraverso trucchi del mestiere e tecniche sofisticate. Entrata senza far rumore, la banda organizzata ha subito provveduto a disattivare gli allarmi ed il meccanismo elettrico della saracinesca. I malviventi sono, poi, riusciti a scardinare la serratura. Numerosi i mezzi "a disposizione": motorini nuovi, furgonati e macchine di un certo valore (tra cui anche quella del dott. Avagliano, cognato dell'assessore alla Sicurezza, Alfonso Laudato) costituivano un bottino a dir poco allettante, che avrebbe potuto fruttare svariate migliaia di euro. Avrebbe, poiché il colpo per fortuna non è andato a buon fine. Infatti, i ladri sono stati visti da un abitante della zona, che li ha minacciati verbalmente. La banda, quindi, ha preferito far perdere le proprie tracce nell'oscurità. Ricordiamo che solo un giorno prima, nella notte tra lunedì e martedì, un'altra rapina era andata, purtroppo, a segno. Teatro del furto via Sorrentino, stradina del centro metelliano, ove è situato un garage pubblico con apertura codificata. Sottratte dal garage ben 4 auto: una Smart, una Stylo, una Golf ed una Brava. Circa 50mila euro il consistente bottino. Proseguono, intanto, le indagini della Polizia di Stato, guidata dal vice questore Sebastiano Coppola, per dare un volto a chi ha procurato ai ladri i codici di apertura della serranda. Si pensa ad un cliente temporaneo, che abbia avuto modo di prendere i codici e di produrre un falso d'autore per permettere ai ladri di agire. Intensificati i controlli da parte delle autorità. Si tenta di arrestare la nuova offensiva criminale.