Tu sei qui: Cronaca"Le Corti dell'Arte", bilancio lusinghiero
Inserito da L'addetto stampa Teresa Rocciola (admin), giovedì 8 settembre 2005 00:00:00
Con un acclamato allestimento dell'"Aida" di Giuseppe Verdi, presentato in forma di concerto ad Amalfi, Eboli e, "fuori programma", ad Ailano, nel Casertano, è calato il sipario sulla 18ª seguitissima edizione de "Le Corti dell'Arte". E' stato l'apice del Festival organizzato dall'Accademia Musicale "Jacopo Napoli" di Cava de'Tirreni, per la direzione artistica di Felice Cavaliere, risultato di un laboratorio internazionale che ha impegnato ben 12 direttori alla guida dell'Orchestra rumena dell'Opera di Cluy, insieme a cantanti di talento ed a due Corali, la "Polifonica Metelliana" e l'"Ad Torani Aquas" di Piedimonte Matese. Un vero e proprio cast internazionale.
L'applaudita produzione dell'opera verdiana, che nelle 3 repliche ha totalizzato oltre 1.500 spettatori, è solo la punta di diamante di un Festival che ha registrato il tutto esaurito nei numerosi appuntamenti programmati in più di 2 settimane in location di grande suggestione della provincia di Salerno. Dal Castello di Arechi, dove il 10 agosto la 18ª edizione è stata inaugurata con una spettacolare festa rinascimentale, fino alla gran chiusura, il Festival - che quest'anno è diventato itinerante ed ha abbinato a molti appuntamenti concertistici speciali eventi d'arte e percorsi enogastronomici - ha proposto artisti quali Marcello Colasurdo (Pogerola), Nello Salza (Praiano) e persino l'attore Michele Placido (Corte di Palazzo Salsano, Cava), che ha riscosso grande successo recitando, tra gli altri, testi di Pablo Neruda e Federico Garcia Lorca, con interventi musicali di Quartetto d'archi "Harmonia" e del trio di cantanti "Women in classic".
Tra i protagonisti di questa edizione anche l'eclettico sound-selector Tony Ponticiello con "Radio Corti". Altri seguitissimi eventi, tra lirica e cameristica, si sono tenuti ad Albori di Vietri sul Mare, a Scala, al Castello di Arechi, a Scafati ed al Consorzio Ceramisti Cavesi, dove è stato ospitato il Premio "Jacopo Napoli", aperto ai migliori allievi dei paralleli "Corsi Internazionali di Interpretazione e Perfezionamento Musicale".
Organizzati dall'Accademia "Jacopo Napoli", anche quest'anno i Corsi hanno richiamato a Cava de'Tirreni oltre 150 partecipanti da tutto il territorio nazionale, ma anche da Spagna, Svizzera, Francia, Germania, Argentina, Stati Uniti, Australia, Corea e Giappone. Il grande Bruno Aprea per il 5° anno ha tenuto il laboratorio di direzione d'orchestra. Di notevole interesse anche il Corso di "Musica per lo schermo", realizzato con il contributo della Siae e tenuto dal compositore Francesco De Masi, autore in Italia ed all'estero di musiche per centinaia di film, documentari e serie televisive.
Non sono mancati, anche quest'anno, i tradizionali appuntamenti con i "Concerti Aperitivo", tenutisi presso i Giardini del Social Tennis Club di Cava. Tra le novità, invece, l'adesione del Festival all'iniziativa "Liber Estate", promossa dalla Microsys Formazione e dall'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Salerno.
Fra gli Enti ed i privati che a vario titolo hanno scelto di appoggiare le iniziative dell'Accademia, si annoverano il Social Tennis Club di Cava, il Consorzio Ceramisti Cavesi, la Banca della Campania, la Fondazione Salernitana Sichelgaita, l'Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, l'Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Cava e, soprattutto, l'Amministrazione provinciale di Salerno.
«In questo elenco - precisa il M° Felice Cavaliere, direttore dell'Accademia "Jacopo Napoli" - non compare l'Amministrazione comunale di Cava de'Tirreni, città tuttora sede dell'attività di formazione musicale e, fino alla scorsa edizione, anche di tutta l'attività concertistica. Non si tratta di una dimenticanza, ma delle conseguenze di scelte politiche di amministratori che hanno deciso di non stabilire criteri oggettivi nella programmazione dei sostegni finanziari a favore delle manifestazioni estive. L'assessore uscente alla Cultura, il prof. Pasquale Santoriello, motivava l'esclusione dell'Accademia dall'elenco delle Associazioni beneficiarie di contributo con una presunta priorità di finanziare opere urgenti di pubblica utilità e con la volontà di non intaccare i contributi ai servizi sociali. Come se gli Atti di sovvenzionamento non fossero Atti pubblici e quindi non fosse stato possibile sapere a favore di chi erano già stati ripartiti i circa 80mila euro destinati a "Cavestate". Più sincero l'ex sindaco, costretto ad ammettere, davanti a testimoni, che la ripartizione dei fondi aveva tenuto in debito conto esigenze elettorali della sua ex maggioranza. Per pudore e rispetto verso voi tutti, stendo un pietoso velo sulle competenze e sulle dichiarazioni dell'uscente assessore al Turismo».
Fonte: Il Portico
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