Risale ad appena qualche giorno fa la tragica notizia del ragazzo precipitato dal balcone di casa sua a Salerno, in Via Monti. Nemmeno il tempo di riprendersi che, nella tarda serata di ieri, il dolore e il senso di impotenza hanno scosso nuovamente la città.

Un 14enne si è lanciato dal balcone di casa sua, al sesto piano di un palazzo del Rione Margherita, zona orientale della città.

L'impatto è stato tremendo, per il ragazzino non c'è stato nulla da fare. Inutile l'intervento dei medici del 118, che non hanno potuto salvarlo. Sul posto anche i Carabinieri, che hanno avviato le indagini e provato a ricostruire la dinamica della tragedia, ipotizzando un gesto disperato seguito a un litigio con i genitori.

«Gli adolescenti sono scomparsi, non compaiono nell'agenda del nostro governo, vorrebbero tornare alla normalità, ma non sanno come fare e non sanno che cosa dire. Sono un'emergenza nell'emergenza. Sono stati dimenticati. Chiusi nelle loro camere sdraiati sul letto con lo smartphone tra le mani. Si parla di loro solo per capire come valutarne il percorso scolastico in un anno in cui verranno tutti promossi. È tempo che gli adulti, e chi ha responsabilità istituzionali cominci a dire loro qualcosa, e a dimostrare nei fatti che esistono e sono importanti». Questa la riflessione di Mariarosaria Vitiello, docente di Matematica e Fisica al Liceo Regina Margherita di Salerno.