È morto Mino Raiola, a soli 54 anni. Ad annunciarlo la famiglia sui canali social ufficiali: «Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre. Ha combattuto fino alla fine, con tutte le sue forze, proprio come faceva per difendere i suoi calciatori. E ancora una volta ci ha reso orgogliosi di lui», prosegue il tweet.

Nato a Nocera Inferiore il 4 novembre 1967, il super agente di alcuni tra i più noti calciatori del panorama continentale tra cui Ibrahimovic, Donnarumma, Pogba e Balotelli, tornava spesso in Costiera Amalfitana. Minori la cittadina scelta per le sue villeggiature estive: qui non solo aveva casa, ma si sentiva a casa.

Ed era partito da zero: cresciuto in una famiglia emigrata in Olanda, aveva lavorato come cameriere nell'attività del padre, fino all'ingresso nel mondo del calcio, inizialmente come rappresentante all'estero di giocatori olandesi (nel 1993 fece da intermediario nell'affare che portò Bergkamp e Jonk all'Inter).

Diventato agente Fifa, la sua scalata verso il successo si fa inarrestabile, con l'incontro con Ibrahimovic che gli cambia la vita.

Mino era ricoverato all'Ospedale San Raffaele di Milano da un po' di tempo. Quando, due giorni fa, i giornali l'avevano dato per morto, scrisse un tweet ironico, che adesso sa di amaro: "A quanto pare ho il potere di resuscitare".