Tu sei qui: CronacaM5S, Bilotti: «Traffico Costiera Amalfitana denuncia all’Unesco per mancata tutela»
Inserito da (redazionelda), sabato 20 luglio 2019 07:25:20
«Dopo l'ennesima riunione dei sindaci, oramai in piena stagione turistica, apprendiamo con rassegnazione che nessun passo avanti è stato fatto per la soluzione del problema traffico e affollamento turistico in Costiera Amalfitana. Solo la previsione di una nuova regolamentazione a partire però dall'anno prossimo». A denunciarlo è la deputata del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti che ha aggiunto: «Nonostante la mobilitazione delle comunità locali, gli appelli di alcuni sindaci e l'attivismo dello stesso organo prefettizio, nonostante le interrogazioni in regione da parte del Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e nazionali della sottoscritta la politica locale, provinciale e regionale, intesa come ambito di risoluzione dei problemi dei cittadini ha fallito miseramente piegandosi alle logiche prevalenti di pochi interessi privati».
«Sono decenni che in Costiera Amalfitana si ripetono gli stessi disagi subiti da turisti e cittadini nell'indifferenza di chi dovrebbe tutelare le nostre ricchezze, storiche, culturali e naturali» continua la Bilotti che si chiede: «Vogliamo attendere che l'Unesco ci tiri le orecchie per come gestiamo i nostri patrimoni come ha già fatto per Venezia e Pompei? Per questo ho sollecitato direttamente l'organizzazione internazionale delle Nazioni Unite sui danni che l'overturismo sta generando in Costiera Amalfitana oltre che in altri siti nazionali».
«Questo fenomeno se non gestito correttamente da una pianificazione strategica oltre a danneggiare il turismo può pregiudicare le condizioni ecologiche, sociali, economiche e psicologiche dei cittadini residenti - conclude la deputata -. E' ora che i politici inizino a considerare il turismo con serietà e soprattutto a lungo termine, perchè il nostri patrimoni non possono essere consumati all'infinito, se non protetti adeguatamente prima o poi muoiono».
LA LETTERA
Al Direttore Generale UNESCO
Audrey Azoulay,
La Costiera Amalfitana, iscritta nella lista del patrimonio mondiale UNESCO dal 1997, presenta i caratteri tipici di un "paesaggio culturale". Il territorio offre al visitatore un patrimonio culturale costituito non solo dalle grandi evidenze architettoniche ma anche da importanti elementi naturali, enogastronomici, artigianali, tutti frutto dell'interazione dell'uomo con la natura che ha influenzato non poco la vita degli abitanti della Costiera.
Il sito in questione è caratterizzato dalla presenza dell'arteria stradale statale 163 come unica infrastruttura viaria disponibile per il transito costiero. L'attuale assetto viario è praticamente lo stesso di quello originario del 1850 e rappresenta nella sua storicità uno degli elementi più caratteristici del sito. Tuttavia da decenni l'enorme afflusso di turisti presso quello che uno dei maggiori attrattori turistici della regione campania si trova a percorrere un'arteria assolutamente sottodimensionata rispetto alle esigenze veicolari.
Nei primi anni 80 il commissario prefettizio di Salerno iniziò ad emanare annualmente ordinanza d'urgenza finalizzate a fronteggiare quella che all'epoca si presentava a tutti gli effetti una situazione d'emergenza per il numero di veicoli, soprattutto autobus, che ogni giorno percorrevano la Strada Statale 163. Quelle ordinanze annuali di contenuto pressoché identico rappresentavano l'unico strumento in grado di lenire, senza risolvere, gli enormi disagi di cittadini residenti, turisti e attività produttive.
Nel corso degli ultimi 2 decenni l'evidenza dei fatti ha convinto le istituzioni che il fenomeno da emergenziale era di fatto divenuto quotidiano e ordinario, ma l'unico risultato è stato che le ordinanze prefettizie venivano sostituite da quelle ordinarie dell'ANAS quale Ente statale proprietario della strada. Ma anche queste ordinanze sovente oggetto di ricorsi amministrativi venivano successivamente annullate al punto che l'ultima in vigore risale al 2013.
Ad oggi il mancato coordinamento degli enti territoriali, i divergenti interessi privatistici legati al mercato turistico hanno, determinato una situazione di blocco tale per cui al 17 luglio 2019, in piena stagione estiva, nessun provvedimento ancorché temporalmente limitato è stato preso.
La Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento Europeo nella relazione pubblicata il 5 ottobre 2018 dal titolo con il termine ' overturismo ' descrive la fattispecie in cui l'impatto del turismo, in un determinato lasso di tempo e su in determinato territorio, eccede i limiti previsti dalle condizioni delle infrastrutture e dallo spazio esistente pregiudicando quelle ecologiche, sociali, economiche e psicologiche dei cittadini residenti. Nella stessa relazione vengono analizzate le esperienze della città di Venezia e dei comuni della Liguria afferenti all'ambito delle Cinque Terre come esempi nei quali i flussi turistici influenzano in modo negativo la qualità della vita dei cittadini e la qualità dell'esperienza di viaggio in modo significativo.
Nel ' Rapporto sul Turismo Italiano 2017/2018 ' redatto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche patrocinato dal MIPAFT veniva definito l'overturismo come fenomeno antitetico rispetto al turismo responsabile ovvero un turismo mal gestito i cui effetti negativi investono le risorse naturali e le infrastrutture, ma anche l'equilibrio socioculturale delle destinazioni.
Il Piano di Sviluppo Strategico del Turismo 2017-2022 elaborato dal Comitato Permanente di Promozione del Turismo, con il coordinamento della Direzione Generale Turismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo - MiBACT prefigura alcune linee strategiche orientate ad un patrimonio culturale e territoriale pienamente valorizzato e garantito in una gestione durevole e in una fruizione sostenibile, responsabile e innovativa.
Tenuto conto che nel rapporto sullo stato di conservazione redatto dalla UNESCO già nel 2006 veniva denunciata la necessità di un controllo sui flussi quotidiani di turisti nonché le problematiche relative al traffico veicolare dalle istituzioni, nessuna strategia è stata posta in essere per dare una prospettiva di risoluzione del problema anche alla luce delle tendenze di crescita dei flussi turistici.
La conservazione del paesaggio mediterraneo della Costiera Amalfitana, oggetto del riconoscimento, nonchè del valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche spettacolari e alla sua evoluzione storica risultano, dunque, difficilmente compatibili con la congestione attuale dei flussi veicolari perchè quei flussi ne condizionano,il contesto sociale, culturale e economico originale che quel paesaggio hanno determinato.
Da ultimo non è comprensibile come la Regione Campania abbia individuato non strategie puntuali che preservino il sito, il piano turistico triennale infatti è privo di ogni riferimento al turismo sostenibile, ma un piano infrastrutturale contenuto nel progetto " Interventi di mobilità sostenibile nelle costiere amalfitana e sorrentina " atto ad incrementare ancora di più con varianti e gallerie i flussi veicolari, e in particolare:
Ciò detto, alla luce di quanto descritto è doveroso chiedersi se i fatti sopra descritti siano compatibili con la conservazione dei luoghi e la loro valorizzazione. L'assoluta incapacità di concertazione da parte delle istituzioni coinvolte a nostro avviso non può fungere da alibi per una problematica che nel breve periodo potrebbe mettere a serio rischio i valori del patrimonio universale riconosciuto.
Chiediamo dunque di verificare al più presto le reali condizioni di fruibilità del sito in questione e di mettere in essere un'attività di monitoraggio continua per segnalare ogni possibile azione pregiudizievole di uno dei patrimoni culturali e naturali più belli e precari della nostra regione.
Anna Bilotti
Camera dei deputati - Parlamento Italiano
Michele Cammarano
Consigliere Regione Campania
Fiorella Fusco
Consigliere Comunale di Praiano
Fonte: Il Vescovado
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