Tu sei qui: CronacaMacchinari edili, Cava centro di ricettazione
Inserito da (admin), martedì 21 dicembre 2004 00:00:00
Traffico di escavatori rubati: scoperta in città una delle basi del mercato di ricettazione. Dopo la lunga catena di furti di macchinari edili, registratisi tra i mesi di settembre ed ottobre nella zona di Santa Lucia e nell'area dell'Agro nocerino, ed in queste ultime settimane nella zona orientale di Salerno e nelle frazioni alte, gli investigatori non hanno più dubbi: Cava rientra nei centri di smistamento scelti dalla "gang delle ruspe" per piazzare camion, miniescavatori, motocoltivatori e le altre macchine utensili rubate. La conferma è arrivata con il blitz messo a segno dagli agenti del Commissariato, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola, che ha portato alla scoperta nella frazione Sant'Arcangelo di un capannone ove era nascosto un escavatore rubato. La macchina corrispondeva a quella indicata in una denuncia presentata da un noto imprenditore salernitano ai Carabinieri della Stazione di Fratte. Le complesse indagini della Polizia di Stato erano nate dopo che gli investigatori si erano insospettiti per i numerosi furti di macchinari per l'edilizia concentrati in cantieri da poco aperti e negli stabilimenti di piccole imprese, rimaste vittime di un fenomeno cui è corrisposto un mercato clandestino di macchine utensili, non sfuggito agli uomini diretti dal vice questore Coppola. Secondo i primi accertamenti, l'organizzazione messa in piedi dalla banda segue un copione ben collaudato. Favoriti dalla facilità con cui viene rubato il materiale e dalla difficoltà per le Forze dell'Ordine di effettuare controlli su macchine operatrici, solitamente trasportate da un cantiere ad un altro in maniera cosiddetta "pulita", per i malviventi sarebbe alquanto facile piazzare la refurtiva e ricavare, così, un lauto bottino. Ma uno dei pezzi dell'intricato puzzle è cascato sabato scorso. Dopo una serie di appostamenti nella zona di Sant'Arcangelo e la scoperta di movimenti sospetti, gli uomini del Commissariato hanno deciso di entrare in azione. Hanno fatto irruzione in uno dei capannoni di una piccola impresa edile ed hanno scoperto un escavatore. Lo stesso segnalato dai militari della Stazione di Fratte come quello rubato ad un noto imprenditore salernitano. Il proprietario del capannone, sulla cui identità viene mantenuto il massimo riserbo perché incensurato, ha dichiarato di essere totalmente estraneo ai fatti e di aver acquistato il macchinario. Una spiegazione che non ha convinto i poliziotti, tanto da avviare nei suoi confronti una denuncia per ricettazione. Per ora le indagini sono solo all'inizio, visto che tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti non sarebbe esclusa quella del racket. Come a dire che i furti non servirebbero solo per alimentare il mercato clandestino, ma anche per intimorire le vittime ed offrirle in cambio una "protezione" da pagare profumatamente.
Fonte: Il Portico
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