Tu sei qui: CronacaMaiori, blitz della Guardia Costiera: sequestrati 3 quintali di tonnetti. Scoperto l'Arsenio Lupin della pesca di frodo
Inserito da (redazionelda), mercoledì 7 novembre 2018 10:21:16
Ingente sequestro di tonno rosso in Costiera Amalfitana.
Al termine di un'intensa attività di controllo tesa a contrastare il ben noto fenomeno della pesca di frodo del tonno rosso sottomisura, lungo tutta la Costiera Amalfitana, condotta dagli uomini della Guardia Costiera di Salerno, diretti dal comandante Giuseppe Menna, e Maiori, sono stati sottoposti a sequestro circa tre quintali di prodotto (nelle foto) tra i comuni di Salerno, Cetara, Maiori e la località Erchie.
Dopo una settimana di lavoro, dalle prime ore dell'alba di oggi, nelle operazioni sono stati impegnato una decina di uomini con mediante attività di appiattimento, il tutto al fine di evitare gli uomini di guardia (sentinelle) dei pescatori di frodo. Fondamentale l'utilizzo di telecamere e super visori notturni.
I complici hanno tentato reiteratamente ed invano di ostacolare le operazioni dei guarda coste, avvisando della presenza dei militari i pescatori di frodo, al fine di consentire agli stessi di occultare le operazioni di sbarco dei pesci.
Nonostante ciò, dopo un'attesa di circa due ore, i guarda coste, coordinati direttamente dal personale della centrale operativa della Capitaneria di Porto e dal titolare dell'ufficio locale marittimo di Maiori Ladislao Buonarosa, appostati sia all'interno che all'esterno del porto di Maiori e lungo le strade cittadine, con non poche difficoltà sono riusciti a portare al termine il blitz con il fermo di M.M., pescatore di frodo, che si stava dando alla fuga in sella alla propria bicicletta con 20 esemplari di tonno rosso sottomisura dalle dimensioni di 40 centimetri.
Bloccato dai militari ha esclamato: «Siete stati bravi, mi avete preso». Persona già nota ai guarda coste in quanto negli anni era sempre riuscito a farla franca eludendo i controlli, caricando i tonni sul proprio ciclomotore e dileguandosi tra le stradine del corso Reghinna. Un vero e proprio Arsenio Lupin della pesca di frodo, viene definito dai Militari, mai fermato negli ultimi dieci anni e capace di sbarcare al rientro dalla pesca come un elegante diportista senza destare il benchè minimo sospetto. Un vero mago del camuffamento.
La complessa attività si inserisce nell'ambito dell'intensificazione al contrasto della pesca di frodo di prodotti ittici, in questo particolare periodo dell'anno, anche al fine di impedire la cattura indiscriminata di tonno nel mediterraneo, i cui quantitativi sono considerevolmente ridotti portando l'esemplare a rischio di estinzione. Per questo motivo la normativa comunitaria ha disposto progressivamente precise e restrittive norme per la cattura, vietando la pesca di esemplari inferiori a 30 chili o inferiore a 115 centimetri di lunghezza..
Al termine di controlli sono stati redatti due verbali amministrativi per complessivi 15000 euro.
I controlli degli uomini della Guardia Costiera sono destinati a proseguire nei prossimi giorni su tutta la fascia costiera per evitare ulteriori danni all'ecosistema marino oltre che alla filiera legale del commercio ittico, nonché alla salvaguardia dei consumatori.
Fonte: Il Vescovado
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