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Cronaca

Maiori, doveva diventare albergo di lusso: ricorso al Tar per Convento San Domenico

Inserito da (redazionelda), martedì 17 gennaio 2017 11:17:36

Doveva diventare un resort di lusso e invece è desinato allo stato impietoso in cui versa da anni lo storico complesso del Convento di San Domenico di Maiori. Già, perché ne passerà acqua sotto i ponti prima della risoluzione del caso finito nelle aule di tribunale. Lo scorso anno il Comune di Maiori aveva abrogato l'iter del progetto finanza redatto dalla precedente amministrazione per la riqualificazione dell’immobile.

Attraverso un bando pubblico, l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Antonio Della Pietra aveva individuato una cordata di imprenditori intenzionati a trasformare la struttura in albergo di lusso e a renderla produttiva. La stessa che ha realizzato la medesima operazione con il Castello di Limatola trasformato da rudere in attrazione turistica d’ eccellenza.

La procedura era giunta al termine nel corso della scorsa consiliatura con l’aggiudicazione provvisoria perfezionata a due mesi dalle elezioni, il 3 marzo del 2015.

Con l’arrivo della nuova amministrazione guidata dal sindaco Antonio Capone sarebbero emerse criticità di natura urbanistica (clicca qui per approfondire) che hanno determinato il blocco delle procedure per la realizzazione dell’opera. Lo scorso 25 novembre è stato finanche annullato l’atto di aggiudicazione per l’inizio dei lavori.

E dire che il progetto aveva anche superato due conferenze di servizi.

L’impresa aggiudicataria dei lavori, l'associazione temporanea d'impresa "Cenobio San Domenico resort a.r.l." formata dalla Mastio Restauri e dalla Società Castello di Limatola, ha inoltrato ricorso al TAR avverso la decisione del Comune di Maiori lamentando, oltre all’inconsistenza dei motivi addotti, anche il ritardo nell’annullamento, ben oltre i 18 mesi previsti dalla legge.

Il Comune ha nominato, per la difesa, l’avvocato Marcello Fortunato del Foro di Salerno impegnando la somma di 16mila euro.

Intanto, la stessa azienda, ha rilevato il castello di Rocca Cilento, anch’esso in avanzato stato di degrado, e a breve sarà inaugurata una nuova struttura analoga a quella di Limatola con i prevedibili effetti sull’economia locale.

Ma in tutta questa vicenda c’è anche un presunto conflitto d’interesse sollevato dal consigliere di minoranza Valentino Fiorillo, assessore della giunta Della Pietra, secondo cui «il progetto prevede l’esproprio di parte del terreno adiacente il convento per la realizzazione della rampa di accesso al parcheggio interrato, di proprietà della famiglia dell’assessore Raffaele Cipresso».

Quella che oggi è opposizione consiliare, accusa la maggioranza di vanificare un progetto che avrebbe dato un enorme slancio all’economia locale con decine di posti di lavoro diretti e per l’indotto, con incassi di non poco conto per il Comune (come Amalfi per l’hotel Convento) comune in termini di imposte oltre alla valorizzazione della parte alta del Corso Reginna notoriamente depressa. Di sicuro Maiori ha perso una buona occasione.

AGGIORNAMENTI

E’ stato respinto il ricorso al Tar avanzato dall’associazione temporanea d’impresa "Cenobio San Domenico Resort a r.l." avverso il Comune di Maiori per l’annullamento delll’aggiudicazione provvisoria del project financing di ristrutturazione e la valorizzazione del Convento di San Domenico" di Maiori.

Così deciso il 10 gennaio scorso dal Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, Sezione staccata di Salerno, Sezione Prima, (Presidente Giovanni Grasso, Consigliere Giovanni Sabbato, Estensore Ezio Fedullo) attraverso articolate motivazioni che proponiamo di seguito, i giudici hanno dato ragione al Comune.

CLICCA QUI PER LEGGERE LA SENTENZA

 

Leggi anche:

Maiori, su progetto riqualificazione Convento San Domenico PD denuncia: «Annullato tutto»

Maiori, Convento S. Domenico diventa un 'caso': no ad albergo perchè in zona rossa

 

Fonte: Il Vescovado

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