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Maiori, Guardia di Finanza sequestra i dehors nel Corso Reginna: per bar e ristoranti danno e beffa [FOTO]

Una decina gli indagati tra tecnici e politici del Comune di Maiori

Inserito da (redazionelda), lunedì 31 luglio 2017 13:12:10

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, stamani gli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno sono tornati a Maiori per apporre i sigilli ai dehors del Corso Reginna. Dalle verifiche effettuate dai Militari è stato accertato che le autorizzazioni al montaggio di cinque strutture provvisorie al servizio di altrettanti esercizi commerciali, bar e ristoranti, non sarebbero del tutto regolari.

L'area demaniale è stata sottoposta a sequestro con Decreto 4110/17 firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari il 26 luglio 2017. Una decina gli indagati tra tecnici e amministratori del Comune di Maiori.

Le indagini erano partite il 22 giugno scorso, in seguito a una dettagliata denuncia delle minoranze inoltrata alla Procura.

I permessi, rilasciati dal Comune e corredati da parere favorevole della Commissione locale per il Paesaggio e della Soprintendenza, riguardano aree di Demanio Idrico dello Stato, costituito dalla superficie di copertura del fiume Reginna Major e possono essere gestite dal Comune solo se in possesso di titolo abilitativo rilasciato dal Dipartimento delle Politiche Territoriali della Regione Campania e del Genio Civile di Salerno.

Invece in una nota il Genio Civile rammentava al Comune di Maiori che il "rilascio del provvedimento di concessione è subordinato alla corresponsione, da parte di codesto Comune, delle indennità di occupazione pregressa relative agli ultimi dieci anni, a partire dall'anno 2008, e dalla costituzione del deposito cauzionale". Ammonterebbe a circa 200 mila euro il debito maturato dal Comune di Maiori nei confronti del Genio Civile il quale non era disposto a rinnovare la concessione fino all'estinzione del debito.

Di conseguenza, al momento del rilascio delle autorizzazioni, il Comune di Maiori non sarebbe stato in possesso della necessaria concessione dell'area demaniale. E le indagini della Procura si sarebbero orientate in questa direzione.

Una sesta struttura, non sottoposta a sequestro, perché non presente all'atto del primo sopralluogo dei Militari il 22 giugno scorso, dovrà essere rimossa entro tre giorni.

Incredulità e rabbia per i cinque titolari di bar e ristoranti del Corso Reginna che proprio da quest'anno hanno investito nell'acquisto di nuove strutture provvisorie - per le quali non sono state risparmiate critiche - per spazi esterni, denominate "dehors". Per loro oltre al danno anche la beffa nel vedersi sottrarre gli spazi esterni, vitali per le proprie attività, proprio nel cuore dell'estate, alla vigilia dell'inizio del mese di agosto in cui a Maiori si registra il massimo afflusso turistico.

«Riponiamo massima fiducia nella Magistratura e auspichiamo una soluzione velocissima del provvedimento che, purtroppo, ci piomba addosso in piena stagione lavorativa, esponendo a serio rischio le attività turistiche e i tantissimi lavoratori impegnati nel comparto». Così il sindaco di Maiori Antonio Capone.

«Per l'ennesima volta dobbiamo ringraziare le minoranze che con esposti e denunce dimostrano di non voler bene al nostro paese e alle attività economiche in genere. Restiamo fiduciosi in una rapida soluzione del problema e siamo certi che la documentazione che produrremo sarà sufficiente ai Magistrati, al fine di evitare una catastrofe economica a danno dell'intero comparto turistico - ricettivo della nostra città» conclude la breve nota trasmessa da palazzo di Città alla nostra redazione.

Leggi anche:

Maiori, sequestridehors; Minoranze: «Sindaco avvertito su rischi per operatori»

Fonte: Il Vescovado

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