Un grosso smottamento è avvenuto nei giorni scorsi nei pressi delle catacombe sottostanti le chiese medievali del complesso di Santa Maria de Olearia a Maiori.

Ad accorgersi del crollo, a molti chilometri di distanza, l'occhio attento di Giovanni Proto, militare in congedo della Guardia di Finanza. Erano diversi giorni che lo skyline "osservato da Atrani" gli sembrava diverso dal solito, ma non riusciva a comprendere in cosa: «E' da inizio settimana che osservavo l'area - ha dichiarato il sottufficiale in pensione -. Amo fotografare le albe e i tramonti in Costiera Amalfitana e conosco questa zona palmo a palmo, per il lavoro effettuato negli anni passati. Alcuni massi mi hanno insospettito ma non riuscivo a capire se la vena del crollo che osservavo fosse un fenomeno recente o di diversi mesi fa. Sicuramente sulle foto aeree di Google Map non vi era traccia di questo smottamento», ha commentato.

La conferma questa mattina, 17 febbraio, quando Proto ha contattato la redazione de Il Vescovado che con l'aiuto del fotografo Leopoldo De Luise e degli strumenti di Positano Notizie, si è recata a Santa Maria de Olearia per verificare lo stato dei luoghi.

Sul posto è giunto anche un Consulente tecnico d'ufficio, un professionista nominato dal Tribunale per una controversia tra privati, per effettuare dei rilievi nell'area in cui è avvenuto il crollo: «Sicuramente una decina di giorni fa non c'era. Siamo stati già qui e lo avremmo notato», ha dichiarato il tecnico.

Ad ogni modo, le immagini non lasciano spazio a dubbi, una grande quantità di materiale franoso è caduta verso il mare, finendo sugli scogli della famosa località "Acqua al fico", fortunatamente in un'area impervia e nella stagione in cui è decisamente difficile trovare persone in acqua.