«Io sulla moralità sono superiore a te, perché quello che dico a te adesso lo dico ancora quando non ci sei». Con questa frase rivolta al sindaco Antonio Capone dal consigliere comunale Salvatore Della Pace si è aperto un litigio tra i banchi del Consiglio Comunale di Maiori, oggi pomeriggio, 26 settembre.

Dopo aver fatto parlare a lungo il consigliere di minoranza, il Primo Cittadino non ha voluto più tollerare i suoi attacchi: «Tu mi conosci! Chi parla male di me sulla moralità si deve mordere la lingua! Sto da 25 anni in questo Comune, nessuno può dire nulla sulla mia moralità, perché io al Comune ho dato e non ho mai preso, a differenza di quanti vengono da te e che hanno sistemato i figli e i nipoti a lavorare. Famiglie intere assunte in questo Comune, anche con la tua complicità, e vieni a parlare di moralità a me? Ma stiamo scherzando? Mi possono dire che sono ignorante ma non che sono immorale: io aiuto ogni persona, nemici e amici!», ha replicato a voce alta.

Il discorso sulla moralità è nato quando il consigliere Della Pace ha iniziato a sostenere che i soldi delle casse comunali verrebbero sprecati: «Nel bilancio ci sta un milione di euro per ripulire il fiume: io non ho capito come li avete spesi!». In merito al finanziamento per la messa in sicurezza del torrente Reghinna Maior, «dopo i lavori, la situazione è peggiorata. Avete nominato due tecnici per smuovere la terra, spendendo un sacco di denaro pubblico, ma attualmente c'è una foresta nel letto del fiume. Le zone alte sono trascurate, nonostante le promesse in campagna elettorale».

Tra gli argomenti di dissenso di Della Pace anche lo spostamento di tutti gli studenti nel plesso di Via Capitolo («Se verrà messa la prima pietra alla nuova scuola io sono contento, ma per cinque anni agli studenti che si sono dovuti accalcare in un unico plesso abbiamo negato delle aree immense»), ma anche il Piano delle Spiagge (PAD), un documento specifico per i Comuni Costieri che definisce le linee guida per lo sviluppo e la gestione delle spiagge di loro competenza. Secondo Della Pace «gli amministratori hanno telefonato alcuni gestori di stabilimenti balneari per riceverli al comune, chedendo loro di lasciare fuori il telefonino».