Tu sei qui: CronacaMarano, bimbi maltrattati all'asilo: maestra sospesa dopo le denunce di tre mamme
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), sabato 24 maggio 2025 11:18:46
Minacce, insulti, spintoni e gravi umiliazioni verbali ai danni di bambini tra i 3 e i 5 anni. È quanto emerso da un'indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Marano, che ha portato alla sospensione per un anno di una maestra di scuola dell'infanzia in servizio in un istituto dell'hinterland partenopeo.
L'inchiesta, avviata dalla Procura di Napoli Nord, è partita dopo le denunce presentate da tre madri. Le donne avevano notato un improvviso cambiamento nel comportamento dei propri figli: bambini impauriti, che non volevano più andare a scuola e avevano smesso di sorridere. Alcuni manifestavano disturbi del sonno e parlavano con apprensione della figura dell'insegnante.
I carabinieri, con l'autorizzazione della Procura, hanno installato telecamere nascoste all’interno dell'aula. Le immagini raccolte tra ottobre e dicembre 2024 hanno restituito una realtà drammatica: la maestra, 61enne, insultava i piccoli ("sei brutto", "testa di bomba", "mostro"), li minacciava ("vuoi vedere che ti faccio piangere?") e in più casi li colpiva con schiaffi o strattoni. Alcuni bambini venivano costretti a mangiare con la forza, ad alzarsi bruscamente o a stare zitti sotto minaccia di punizioni.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'insegnante - finora mai coinvolta in procedimenti disciplinari – avrebbe instaurato "un clima di terrore" all’interno della classe. Gli episodi documentati, sottolineano gli investigatori, "sono numerosi e gravi". Le mamme hanno confermato di aver sporto denuncia dopo aver notato segnali di disagio nei figli, anche a seguito del ritiro anticipato da scuola per proteggerli.
La Procura di Napoli Nord ha emesso un provvedimento di sospensione cautelare, in attesa dell'interrogatorio dell'indagata. La donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il caso ha suscitato forte indignazione nell'opinione pubblica e profondo sconcerto tra i genitori degli altri bambini dell'istituto.
Fonte: Il Vescovado
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