Un nuovo caso di violenza domestica è stato accertato ieri pomeriggio dagli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava de’Tirreni, diretti dal Vicequestore Pietro Caserta.

V.T., ucraino di 45 anni, domiciliato nel Comune metelliano, è sempre stato un marito violento ed aggressivo. Ieri pomeriggio l’ennesima scatto d’ira ai danni di sua moglie, N.M., ucraina anche lei, di 33 anni, che aveva sposato solo allo scopo di poter entrare nel territorio italiano e rimanervi. Era solito maltrattarla e riempirla di botte, ma dopo l’aggressione di ieri i vicini, seriamente preoccupati dalle urla e dal fracasso che provenivano dalla loro abitazione, hanno segnalato l’episodio al 113.

All’arrivo degli agenti la donna presentava lesioni e tumefazioni al volto ed al corpo, segni evidenti di una lunga serie di violenze e percosse. Chiamata immediatamente l’ambulanza della Croce Bianca, la vittima è stata soccorsa e trasportata all’ospedale di Cava. Fortunatamente le sue condizioni non sono gravi.

Gli accertamenti compiuti dagli agenti cavesi hanno poi consentito di individuare che V.T. non era in regola con la legge sull’immigrazione, pertanto è stato emesso nei suoi confronti un provvedimento di espulsione con accompagnamento coattivo presso il C.p.t. (Centro di permanenza temporanea) di Ponte Galeria (Roma).

Una storia di inammissibile violenza, che, insieme ad altri episodi di accattonaggio e vendita abusiva di dvd ed accessori illegali, spinge a chiedere maggiori ispezioni sul territorio. La Polizia e le altre Forze dell’Ordine, infatti, nei prossimi giorni saranno impegnate in una serie di controlli sull’immigrazione clandestina.