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Tu sei qui: CronacaMartina uccisa dall’ex fidanzato a 14 anni, lui confessa: «L'ho colpita con una pietra»

Cronaca

Femminicidio ad Afragola, svolta nelle indagini

Martina uccisa dall’ex fidanzato a 14 anni, lui confessa: «L'ho colpita con una pietra»

Il corpo della 14enne è stato ritrovato nella notte in un edificio abbandonato vicino all'ex stadio Moccia di Afragola. L'ex fidanzato, Alessio Tucci, 19 anni, ha confessato l'omicidio durante l’interrogatorio. È accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 28 maggio 2025 13:49:04

Un epilogo drammatico e straziante per la scomparsa di Martina Carbonaro, la ragazza di 14 anni di Afragola di cui non si avevano più notizie dalla sera del 26 maggio. Il suo corpo è stato ritrovato nella notte tra il 27 e il 28 maggio dai Carabinieri, nascosto all'interno di un armadio in un edificio diroccato accanto all'ex stadio Moccia, nel cuore del centro abitato.

I sospetti si sono subito concentrati sull'ex fidanzato, Alessio Tucci, 19 anni, muratore, originario della stessa città. I due si erano incontrati proprio nei pressi del luogo del ritrovamento. Il ragazzo voleva riallacciare il rapporto, ma Martina aveva scelto di lasciarsi tutto alle spalle. Da quella discussione è nato l'orrore.

Durante un lungo interrogatorio avvenuto in caserma alla presenza del pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, Tucci è caduto in contraddizione più volte fino a confessare il delitto: «L'ho uccisa con una pietra. Era lì, l'ho presa in un momento di rabbia». L'arma del delitto, una grossa pietra insanguinata, è stata trovata sul posto. Secondo la prima ricostruzione, il giovane l'avrebbe colpita più volte alla testa, nascondendo poi il corpo nell'armadio della ex abitazione del custode dello stadio abbandonato.

Decisive, oltre alla confessione, le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno immortalato i due giovani insieme nei pressi dell'edificio. Anche alcune impronte digitali ritrovate sulla scena del crimine hanno confermato la presenza del ragazzo.

L'arrivo dei genitori della vittima sul luogo del ritrovamento, intorno alle 2 del mattino, ha segnato uno dei momenti più toccanti e strazianti dell'intera vicenda. Le urla della madre di Martina hanno squarciato il silenzio della notte, lasciando pochi dubbi sulla terribile notizia ormai certa. «Chi ti ha fatto questo la pagherà», ha gridato, tra il dolore e lo strazio.

Alessio Tucci è ora in carcere, accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Secondo quanto dichiarato dal suo legale, avrebbe agito «in un momento di cieca rabbia», ma ciò non potrà mai restituire la vita a Martina, né consolare il dolore della sua famiglia. Una tragedia che lascia una comunità sconvolta e ancora una volta solleva l'urgenza di intervenire contro la violenza di genere che continua a colpire, implacabile, anche le più giovani.

Fonte: Il Vescovado

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