Tu sei qui: CronacaMaxi petardi contro automobili e negozi
Inserito da Il Mattino (admin), lunedì 31 dicembre 2001 00:00:00
Fiato sospeso tra i commercianti ed i residenti del rione Sala. A meno di 24 ore dal maxi sequestro di 3 quintali di botti proibiti, si contano già i primi danni: auto incendiate, vetrine distrutte e tanto panico. Questo il bilancio delle ultime notti a via Onofrio di Giordano e dintorni (nella foto). In attesa della lunga veglia di San Silvestro, una banda di balordi ha terrorizzato l'intero quartiere con il lancio di botti illegali. Tanto da far dirottare le indagini, almeno in un primo momento, anche su altre piste. Ma a confermare la presenza di una gang di maniaci di fuochi, oltre al periodo a cavallo tra Natale e Capodanno, sono stati proprio gli obiettivi delle esplosioni. Nel mirino nessuna vittima prescelta: sono finiti sotto tiro nell'ordine la pasticceria De Rosa (la settimana scorsa, una bomba carta lanciata nella notte ha ridotto in frantumi la vetrina di ingresso, con gravi disagi e grossi danni economici), una Peugeot vecchio modello, distrutta dalle fiamme causate dall'esplosione di un botto posto sotto l'abitacolo, ed ancora, la saracinesca di un garage di via Onofrio di Giordano, colpita da una grossa «cipolla». E poi, danni ai lampioni della pubblica illuminazione, ai cassonetti per la raccolta differenziata, mentre solo una fortunata coincidenza avrebbe evitato che un grosso botto raggiungesse il balcone di un appartamento al primo piano in pieno centro. Una lunga catena di esplosioni, dunque.
Scoperto l'arsenale
Il guanto di sfida è stato lanciato: «Non è possibile identificarli. Anche la Polizia con la sua volante - ammettano alcuni residenti della zona -non può certo sapere di dove sono e soprattutto dove agiscono». Ma la Polizia è riuscita a giocare d'anticipo: gli agenti del Commissariato locale, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola, hanno scoperto un capannone a Santa Maria del Rovo, dove era nascosto un vero e proprio arsenale di botti destinati alla rivendita. E nella stessa giornata, in via Papa Giovanni XXIII, hanno ritrovato ancora cipolle, bombe carta e tric-trac, tutto materiale esplosivo illegale. I due proprietari sono stati denunciati.
Ordigni usati dal racket
Non soltanto petardi, ma anche veri ordigni. Tra quelli usati in questi giorni a Cava, potenti bombe carta, che per composizione e tipo di deflagrazione ricordano quelle usate per gli attentati del racket. Lo sostengono gli agenti, che dal materiale ritrovato sono riusciti a «identificare» le bombe.
Fonte: Il Portico
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