Ha il sorriso sulle labbra, il sindaco Messina, per l'archiviazione del caso che lo vedeva coinvolto insieme al suo capo staff, Pasquale Petrillo. Le accuse si sono rivelate infondate. «Sono soddisfatto - commenta Alfredo Messina - dell'operato serio e scrupoloso dei magistrati. Mi amareggia solo che, per oltre due anni, siamo stati indicati all'opinione pubblica come dei corruttori: avremmo cercato voti di scambio e fatto promesse di posti. La verità è emersa limpida, ma aver dovuto lottare con gli stessi uomini del mio gruppo, della mia coalizione, per affermare ciò che avrebbe dovuto essere chiaro fin dal primo momento e che oggi la magistratura ha evidenziato, pesa sul mio animo. In tutti questi anni di servizio, prima come dirigente ed ora come politico, ho cercato di tener presente sempre le esigenze della comunità. Le accuse rivoltemi hanno segnato la storia di questi ultimi anni. Ero tranquillo, la verità non poteva che emergere, ma leggere negli sguardi di tanti il sospetto mi ha procurato più sofferenza delle accuse portate avanti con caparbietà da Vincenzo Lambiase». Ora chiede che il capitolo sia definitivamente chiuso: «Quanti aspettavano il responso della magistratura, hanno avuto la giusta risposta. Purtroppo, anche chi mi conosceva bene ha atteso la risposta dei giudici».