Tu sei qui: CronacaMessina scrive a Berlusconi
Inserito da Il Salernitano (admin), lunedì 5 maggio 2003 00:00:00
Il sindaco di Cava de' Tirreni, l'avvocato Alfredo Messina, esprime la sua solidarietà nei confronti della comunità di Acicastello e scrive al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Nella città siciliana si è consumato, venerdì scorso, un evento tragico. Giuseppe Liotta, psicolabile, ha ucciso 5 persone, tra cui il sindaco, e poi si è tolto la vita. «Il sindaco di Cava de' Tirreni - si legge nel necrologio redatto da Messina - esprime a nome dell'Amministrazione metelliana profondo cordoglio all'Amministrazione comunale di Acicastello, per la barbara uccisione del suo primo cittadino, Michele Toscano, di tre dipendenti comunali e di un inerme anziano cittadino. Quale segno tangibile del cordoglio all'intera comunità di Acicastello ed alle famiglie delle vittime, il sindaco Messina ha deciso, attraverso una delibera di Giunta, di esporre a mezz'asta la bandiera del Comune metelliano per i giorni 3 e 4 maggio». Ma Messina è andato oltre. Ha preso, infatti, carta e penna ed ha scritto al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per lanciare un grido d'allarme: i Comuni di frontiera versano in uno stato di disagio. «Signor Presidente - scrive il primo cittadino cavese - oltre ad esprimere la mia costernazione per i gravissimi fatti di sangue di Acicastello, consumatisi ai danni del primo cittadino di Acicastello, azzurro come noi, ma, innanzi tutto, un cittadino emerito della sua collettività, mi corre l'obbligo di rappresentarle lo stato di disagio in cui versano i Comuni sentinelle di frontiera nei confronti delle innumerevoli istanze dei cittadini, sforniti di risorse, in particolare nelle nostre Regioni meridionali. Sono questi - continua Messina - episodi di gravità inaudita, da non confondere con superficialità al generico e diffuso disagio sociale che negli ultimi tempi si diffonde in maniera progressiva ed evidente tra le giovani generazioni, per la caduta di valori che appartenevano alla nostra generazione. Sono questi l'effetto perverso delle difficoltà occupazionali, divenute ormai endemiche nelle nostre zone ed espressione del più generale disagio economico ed infrastrutturale in cui versa l'intero Meridione. Di tanto devono tenere conto con estrema concretezza ed onestà il Governo ed il Parlamento, esercitando azioni incisive atte a consentire la crescita anche culturale nei nostri conterranei, infondendo in essi la consapevolezza delle naturali ed impareggiabili risorse del loro territorio, favorendone le attitudini e le potenzialità archeologiche, storiche, architettoniche, monumentali, turistiche ed ambientali. Solo con siffatta azione di politica economica - conclude Messina - può essere restituita la fiducia ai nostri concittadini del Meridione e la speranza in un futuro migliore. Ci aiuti a credere nel futuro». Un appello accorato, sperando che quest'ennesimo atto, stavolta proveniente da Cava de' Tirreni, non rimanga lettera morta.
Fonte: Il Portico
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