L'oncologo Paolo Ascierto ha espresso la sua amarezza per un episodio spiacevole accadutogli durante la partita di calcio tra Napoli e Juventus.

Mentre si trovava in fila per entrare allo stadio Maradona, si è trovato davanti ad uomo più o meno della sua età che lo ha sputato ai piedi, in segno di disprezzo.

Un gesto che ha suscitato nel medico in lui dolore e indignazione.

A denunciarlo lo stesso direttore del Dipartimento di Melanoma e Terapie Innovative dell'Istituto dei tumori di Napoli sulle pagine del quotidiano Il Mattino:

«Sono juventino da 52 anni. Agli sfottò sono abituato. Ma uno sputo no, mi pare che così si superi il limite. Mi ha fatto male, lo confesso. Sono molto turbatoper una storia che con il calcio non ha nulla a che fare».

«Ho capito che era una provocazione e ho lasciato perdere. Hanno visto tutti. C'era anche mio figlio Luca, juventino come me. Non volevo turbarlo. Non bisogna provare vergogna o disagio per essere tifosi di una squadra invece che di un'altra. Che amarezza, che rabbia».

Dopo la notizia, in tanti hanno pubblicato messaggi di solidarietà all'oncologo. Tra questi c'è quello dello scrittore Angelo Forgione, che sui social parla di «sputo della vergogna»:

«Solidarietà al Dott. Paolo Antonio Ascierto, che entrando allo stadio, ha dovuto subire offesa da un tifoso del Napoli, il quale, alla sua vista, ha sputato a terra. In Tribuna Posillipo! Un gesto di una volgarità inqualificabile contro un luminare della medicina, napoletano, pluripremiato nel mondo per la sua altissima attività professionale, e non solo per il contributo prezioso al contrasto al Covid-19.Che poi, sputare a terra al "Maradona", è di fatto sputare sulla casa del Napoli, su Napoli, su se stesso. Già, il luogo più idoneo per l'espettorato di questo signore è il bagno di casa sua, allo specchio!».