Sono stati rinviati a giudizio i tre medici della "Clinica Ruggiero" coinvolti nell’improvvisa morte dell’imprenditore conciario Eugenio Nunziante Giliberti, deceduto dopo un intervento di implantologia ossea.

Ieri mattina il Gup Santano, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo i tre medici che eseguirono l’intervento: Raffaele De Sanctis, Nunzio Buonaiuto e Stefano Luckas.

L’accaduto risale al 2008, quando l’imprenditore si sottopose, dopo i dovuti accertamenti, all’operazione per la ricostruzione dei denti. Malgrado l’esito positivo dell'intervento, come confermato dai medici, gravi complicazioni costrinsero Giliberti al ricovero d’urgenza presso il Pronto Soccorso dell’ospedale "Santa Maria dell’Olmo". Inutili i tentativi di rianimazione, l’epilogo fu tragico.

L’inchiesta fu immediatamente aperta con la richiesta dell’esame autoptico da parte del pm Rocco Alfano. Ad essere iscritti nel registro degli indagati furono i 5 componenti dell’equipe medica coinvolta nell’operazione: due medici, un anestesista, l’infermiera direttrice di sala ed il chirurgo. Lo scorso maggio, poi, nella prima seduta dell’udienza preliminare, fu avanzata la richiesta di rinvio a giudizio solo per i tre medici.

Nell’udienza di ieri l’avvocato della famiglia Giliberti si è costituito parte civile, mentre gli avvocati difensori dei tre "camici bianchi", Annunziata ed Iannarulo, hanno presentato al giudice una consulenza di parte, chiedendo una perizia. La richiesta è stata rifiutata dall’autorità giudiziaria, che ha rimesso gli atti al giudice monocratico, dinanzi al quale i tre medici dovranno comparire il 1° luglio 2010.