Tu sei qui: CronacaMostra del Costume, la Regione taglia i fondi
Inserito da Il Mattino (admin), mercoledì 15 gennaio 2003 00:00:00
È stata una "sottrazione" a mano "Armato". È quanto denunciano gli organizzatori della Mostra Internazionale del Costume, che si sono visti non ridurre, ma addirittura azzerare, dopo ben 12 anni, il contributo regionale dall'assessore della Giunta Bassolino, Teresa Armato. Non vengono risparmiate critiche neppure al Comune ed all'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. Indice puntato, però, soprattutto sulle nuove norme dettate dal neo assessore regionale alla Cultura per la richiesta di contributo economico. Felice Abate, presidente dell'associazione "Sbandieratori Città de la Cava", organizzatrice della Mostra Internazionale del Costume, commenta con delusione: «È stata un'amarissima sorpresa. La nostra associazione è di puro volontariato. Riusciamo a realizzare la Mostra solo grazie allo spirito di sacrificio di quanti collaborano ed ai contributi di Regione, Provincia e Comune. Contributi che, per quanto riguarda la Regione, sono stati altalenanti nella quantificazione economica, ma sempre corrisposti. Alla tredicesima edizione, invece, sono stati azzerati, solo perché, dopo la nostra consueta richiesta, sono cambiate le regole, vale a dire lo schema di domanda». Moltissime le associazioni penalizzate per una selezione basata - è questa l'ulteriore accusa - evidentemente su criteri che non tengono conto dell'importanza dell'evento. «Siamo l'unica manifestazione del genere in Europa. Abbiamo il patrocinio - continua Felice Abate - del Ministero degli Esteri, della Comunità Europea, del Ministero dei Beni e delle Attività culturali. Siamo stati invitati all'Expo di Helsinki. Abbiamo coinvolto, da 13 anni, i maggiori artisti e costumisti nazionali ed europei. Ma alla Regione queste credenziali non servono». Un deficit di oltre il 50%, che mette in dubbio l'esistenza stessa della Mostra. «Solo la Provincia - ammette Abate - dimostra la giusta sensibilità per un progetto, unico in Europa, che contribuisce ad arricchire l'offerta culturale della Regione. Stessa cosa non possiamo dire del Comune, che ci ha tagliato circa il 50% del contributo, e dell'Azienda di Soggiorno, che brilla per la sua ormai storica latitanza. Chiediamo, con forza, agli Enti che ci amministrano risposte precise, rispettose e certe, in tempi idonei per poter organizzare e programmare eventi di queste dimensioni».
Fonte: Il Portico
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