Tu sei qui: CronacaMovida agitata, guerra tra i gestori
Inserito da (admin), venerdì 20 febbraio 2004 00:00:00
Si è tenuta ieri mattina, a Palazzo di Città, l'attesa conferenza di servizi sui locali pubblici, in particolare sull'eventuale inquinamento acustico e sui controlli preventivi da effettuare. Erano presenti all'incontro il sindaco Alfredo Messina, il vicequestore Sebastiano Coppola, Ernesto Giugliano, vice comandante della Stazione metelliana della Guardia di Finanza, Giuseppe Ferrara, comandante della Polizia Municipale, Giovanni Baldi, responsabile dell'Ufficio di prevenzione collettiva dell'Asl, Vittorio Di Ruocco e Rocco Laezza, tecnici dell'Arpac, ed i tecnici comunali Carmine Avagliano ed Ivana Milione. Attesa era anche la stipula della convenzione, richiesta il 5 dicembre scorso dall'associazione dei cittadini "Ordine e quiete", fra Comune ed Arpac per il monitoraggio dell'inquinamento acustico su tutto il territorio cittadino. Argomento rinviato, però, per mancanza di un piano di risanamento acustico e del relativo regolamento. Al momento, si procederà con i mezzi e gli uomini a disposizione che già operano per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica, rappresentati dalla sola pattuglia del Commissariato locale, vista l'indisponibilità delle altre Forze dell'Ordine. Sull'eventuale inserimento dell'Agenzia regionale di prevenzione nel monitoraggio dell'inquinamento acustico, prende posizione anche "Torquemada", l'associazione dei gestori dei locali pubblici. «D'accordissimo con questa soluzione - afferma Pasquale Falcone, responsabile di "Torquemada" - l'Arpac ha i mezzi e gli uomini idonei a tale compito. Chiediamo, però, come ogni cosa che regola i rapporti fra privati e come in ogni democrazia che si rispetti, che ai rilievi siano presenti anche i tecnici da noi indicati. Che ci sia, dunque, un regolare contraddittorio tra pubblico e privato». Il rappresentante dei gestori ufficializza le nette e chiare posizioni dell'associazione. «Siamo i primi - continua Falcone - a chiedere controlli serrati, anche nel rispetto delle tipologie commerciali. E, a tal proposito, abbiamo presentato una diffida contro quanti, soprattutto a Carnevale, si apprestano ad organizzare veglioni, feste danzanti e spettacoli musicali, senza rientrare nelle tipologie richieste dalla legge. E si badi, sono addirittura nostri associati. Siamo noi gestori che poniamo anche la questione dell'inquinamento acustico, perché non si parli di movida unicamente per fatti di cronaca, ma per la sua rilevanza in fatto di immagine e di richiamo per la città». A Pasquale Falcone risponde il titolare del pub "Il Moro". «Torquemada - dice Gaetano Lambiase - ha assunto posizioni analoghe ai denigratori della movida e questo non giova all'associazione, che invece intende, almeno a parole, rappresentarci. Come non giova il finto legalitarismo di facciata, se poi nasconde altri interessi. Ho effettuato lavori di insonorizzazione per 30mila euro e sono in attesa di nuovi sviluppi per quanto riguarda la mia posizione amministrativa. Non merito, quindi, questi rilievi».
Fonte: Il Portico
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