È arrivata la primavera e si è risvegliata anche la movida. Piazza San Francesco ed il Borgo Scacciaventi diventano il centro dei giovani che arrivano da tutta la provincia per affollare i locali più in della città: un toccasana per l'economia cavese, ma una croce per i residenti. «Non abbiamo nulla contro il divertimento dei giovani - afferma Antonio Trezza - diventa un problema, invece, quando si trasforma in maleducazione. Noi che siamo residenti in uno dei posti più belli della città, ed anche il più frequentato per i tanti locali che ci sono, non possiamo essere gli unici penalizzati da gruppi di ragazzi che alle 2-3 di notte, ed a volte anche oltre, bivaccano in strada, fanno schiamazzi e disturbano, pure solo per andare a prendere la macchina al parcheggio».

Una storia vecchia e dal difficile compromesso. Ci hanno tentato tulle le Amministrazioni comunali, attivando controlli più serrati ai locali, sensibilizzando i gestori a tenere sotto controllo anche l'area immediatamente fuori, ma tutto si è rivelato inutile. Anche per una sostanziale indifferenza proprio dei gestori, denunciano i residenti, dopo le buone intenzioni solo esternate, ma disattese nei fatti. «La riprova - afferma Angela Tramontana - sono i cumuli di bottiglie vuote, raccolte in grandi sacche per l'immondizia, che vengono posizionate in strada, invece che nei cassonetti preposti e che spesso si rovesciano a terra».

Nei fine settimana i giorni più critici. «Già dal venerdì le ore si fanno piccole per poter dormire tranquilli - lamenta Aldo Giordano - il sabato e la domenica, poi, si arriva facilmente alle 3 ed oltre di notte. Ora siamo in primavera ed abbiamo ancora balconi e finestre chiuse, ma con l'arrivo del caldo sarà un vero tormento, così come accade tutti gli anni. Praticamente, siamo ostaggi in casa nostra».