Tu sei qui: Cronaca"Movida, più controlli ai fuorilegge"
Inserito da (admin), lunedì 24 ottobre 2005 00:00:00
La movida si riorganizza in vista della stagione invernale. I locali si preparano ad accogliere gli uomini della notte mettendo a punto una serie di iniziative. Ma riemergono anche i problemi di sempre: da una parte il rispetto dei diritti degli imprenditori e la legittima voglia di divertirsi di tanti, dall'altra il diritto al riposo per i cittadini. Un problema serio, quest'ultimo, per i gestori delle discoteche e delle sale danzanti. Come spiega il presidente del Consorzio "Torquemada", nonché gestore del "Porky's", Pasquale Falcone: «È necessario che sia effettuata un'attenta e scrupolosa verifica delle autorizzazioni su tutto il territorio metelliano. Non è possibile più assistere alla presenza di esercizi fuorilegge. Non è una lotta tra poveri, ma solo il rispetto della legge ed una garanzia per chi è in regola. Saremo intransigenti». Poi rivolge ai vari gestori un invito pressante ad attuare una sana politica dei prezzi. «È possibile poter lavorare tagliando sulle pubbliche relazioni, che incidono quasi al 30%. Dobbiamo combattere, convinti ed uniti, la battaglia: solo così si può incidere concretamente ed attuare una vera politica dei prezzi». Infine, Falcone insiste sulla sicurezza: «I locali cavesi sono una garanzia per tanti giovani. Siamo i primi interessati, come genitori ed imprenditori, che nei nostri locali non si abbiano situazioni anomali». Poi annuncia che nei prossimi giorni incontrerà i gestori di Officina 249, Tex, Kudos ed Aumm Aumm per mettere a punto un'azione comune. Un Falcone sicuro di sé e deciso: «In passato ci sono stati problemi nel rapporto tra gestori e cittadini, ma oggi tutti i locali funzionanti ed autorizzati sono nella norma ed il prezzo pagato è stato alto. Sono stati rispettati i parametri che la legge impone. Vorremmo far comprendere ai nostri concittadini che siamo degli imprenditori, abbiamo investito, ma siamo anche rispettosi dei loro diritti. È possibile coniugare i due diritti in un reciproco rispetto». A chi gli fa presente che nel passato si è parlato anche di una città della notte, fuori della città, risponde: «L'idea può avere la stessa valenza tecnica del traforo di Monte Finestra o del lenzuolo posto davanti al sole per impedire che illuminasse altri paesi. Sono idee balzane, non tengono conto né del territorio né di ciò che in termini economici l'operazione può costare, ma soprattutto sono una mortificazione dell'idea del tempo libero».
Fonte: Il Portico
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