Tu sei qui: CronacaMulte controverse, la denuncia di una giovane cavese
Inserito da (admin), martedì 17 giugno 2014 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo la denuncia di una giovane concittadina, L. M., che lamenta quanto segue:
La Polizia Municipale di Cava de’ Tirreni mi ha fatto pervenire due verbali di contestazione elevati in una zona dove non vige il divieto di sosta, con la seguente motivazione: «Violazione all’art. 157, comma 5°, con la motivazione: “… parcheggiava il veicolo in una zona all’uopo predisposto collocandolo fuori dagli spazi segnalati”».
Poiché sto per laurearmi in giurisprudenza, ho consultato il Codice della Strada, l’art.157 comma 5, D. Lgs. n. 285 del 1992 che si ipotizza violato, recita: “Nelle zone di sosta all’uopo predisposte, i veicoli devono essere collocati nel modo prescritto dalla segnaletica”, ovvero disciplina il modo in cui bisogna collocare la propria vettura in ottemperanza alla segnaletica, in quelle zone con stalli presegnalati (per chi sa leggere l’italiano), es: a pettine e/o parallelo al marciapiede.
Fra l’altro, sono venuta a sapere che ben due Giudici di Pace del Tribunale di Cava de’ Tirreni hanno annullato altrettanti verbali della Polizia Locale di Cava de’ Tirreni, dando parere contrario solo a verbali presentati oltre il tempo di prescrizione (30 giorni). Fiduciosa, mi sono portata presso il Vice Comandante, Dr. Giuseppe Ferrara, in quanto avevo saputo che, lo stesso, per altra persona con verbale simile ai miei, aveva annullato il verbale. Mi sono rammaricata quando il predetto mi ha risposto “che nulla poteva fare” in quanto i pareri in merito erano contrastanti.
Domanda: se anche un solo parere era favorevole all’annullamento, logica ed intelligenza vuole che, per il principio del “favor rei”, non si possono elevare i verbali in questione. Altro fatto è stato il farmi giungere i verbali a casa, notificandoli per posta con raccomandata, avendo i verbalizzanti rilevato il numero di targa senza lasciare l’“avviso di cortesia”. Con questo sistema (contrario alle legge di depenalizzazione del codice della strada) mi è stata tolta la possibilità dell’immediato contraddittorio e conseguente contestazione, oltre al dover pagare 18 euro circa per spese postali.
È possibile che un Organo di Polizia, che dovrebbe far rispettare le leggi, violi egli stesso la legge? È mai possibile che l’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni usa questi mezzi per incassare soldi? Che squallore!
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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