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Tu sei qui: CronacaMuore in ospedale, ma i familiari lo scoprono per caso: «Nessuno ci ha avvisati»

Cronaca

Scoppia la polemica a Eboli

Muore in ospedale, ma i familiari lo scoprono per caso: «Nessuno ci ha avvisati»

Un anziano paziente è deceduto nel reparto di Rianimazione del Ruggi di Salerno. I familiari, ignari della morte, hanno scoperto la verità solo ore dopo. La figlia: «Umiliati e lasciati soli, ci aspettavamo rispetto e umanità»

Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), mercoledì 30 luglio 2025 10:29:16

Scoppia la polemica a Eboli dopo la drammatica vicenda riportata da La Città di Salerno: un pensionato è deceduto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno, ma i familiari non sono stati avvisati tempestivamente del decesso. A raccontarlo, con dolore e amarezza, è la nuora dell'uomo, che si era recata in ospedale con il figlio minorenne per avere notizie del suocero.

«Sapevamo che non stava bene, ma ci avevano detto che dovevamo stare tranquilli», ha spiegato la donna. Dopo ore di attesa e incertezza, la scoperta: il paziente era morto e già trasferito in obitorio. Nessuno del personale sanitario, secondo il racconto dei familiari, avrebbe comunicato loro quanto accaduto.

«Abbiamo girato da una stanza all'altra senza sapere nulla, immaginate il mio bambino che mi chiedeva del nonno», prosegue la nuora, che alla fine ha ricevuto conferma della morte solo da una dottoressa.

L'episodio ha suscitato forte indignazione tra i parenti, che si sono sentiti abbandonati in un momento così delicato. «Non è questo il modo di comportarsi. Nessuno ha chiamato me o mia moglie. Solo una telefonata di scuse, ma senza vera umanità», ha dichiarato il figlio del defunto, sottolineando il trauma subito nel dover apprendere la notizia senza alcun supporto da parte del personale.

«Poi ci si lamenta se la gente reagisce male in ospedale - aggiunge - ma se non avete l'umanità per affrontare un lavoro così delicato, cambiate mestiere».

L'episodio riapre il dibattito sul rapporto tra sanità e umanità, su come spesso la sofferenza dei pazienti e dei familiari venga trattata con freddezza. «Chi lavora in ospedale dovrebbe avere il massimo rispetto per chi entra e per chi resta. Trovare una giustificazione a quanto accaduto è semplicemente impossibile», conclude la famiglia, affranta e incredula.

 

(Foto: Massimiliano D'Uva)

Fonte: Positano Notizie

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