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Cronaca

E' emersa una prima verità giudiziaria sulla morte di Chiara Jaconis

Napoli, Chiara morta dopo essere stata colpita da una statuetta: a lanciarla è stato un 13enne

Il tredicenne, descritto come problematico e già autore di lanci simili in passato (tablet, cuscini, altri oggetti), non sarà processato

Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 29 maggio 2025 09:01:56

E' emersa una prima verità giudiziaria sulla morte di Chiara Jaconis, la 30enne padovana colpita, otto mesi fa, da una statuetta caduta da un balcone mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli di Napoli con il fidanzato.

La Procura minorile di Napoli, come riporta Il Gazzettino, ha concluso le indagini accertando che a lanciare l’oggetto sarebbe stato un ragazzino di 13 anni, considerato non imputabile per legge.

Chiara, che aveva realizzato il sogno di lavorare per Prada a Parigi, fu colpita alla testa il pomeriggio del 15 settembre da una statuina in onice decorata in stile egizio. Soccorsa immediatamente, morì due giorni dopo in ospedale. Le indagini hanno rivelato che gli oggetti lanciati sarebbero stati due, per un peso totale superiore ai 10 chili. Il tredicenne, descritto come problematico e già autore di lanci simili in passato (tablet, cuscini, altri oggetti), non sarà processato. La posizione del fratello maggiore, inizialmente coinvolto, è stata archiviata.

Rimane invece aperta l’inchiesta della Procura ordinaria, che sta valutando le responsabilità dei genitori. Entrambi erano già stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio colposo e omessa vigilanza. La coppia, residente nel palazzo da cui sono precipitate le statuette, ha sempre negato ogni coinvolgimento, sostenendo di non aver visto né sentito nulla e di non riconoscere gli oggetti.

Ora la famiglia Jaconis, che credeva inizialmente che la morte di Chiara fosse stata una fatalità, chiede giustizia: "Nostra figlia non tornerà, ma almeno qualcuno si assuma la responsabilità di aver ignorato il pericolo".

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Fonte: Positano Notizie

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