Tu sei qui: CronacaNon solo Dna, per vivere a lungo ci vuole carattere. La ricerca su anziani del Cilento
Inserito da (Redazione), mercoledì 13 dicembre 2017 10:29:50
Tanto ottimismo, una buona dose di religiosità, un forte attaccamento alla propria terra e alla famiglia ,etica del lavoro quanto basta, e infine un pizzico di testardaggine: ecco la 'ricetta' per vivere a lungo mantenendo un cervello sempre giovane. Lo dimostrano i 'super anziani' del Cilento, dotati di un profilo psicologico vincente che viene descritto sulla rivista International Psychogeriatrics dai ricercatori dell'università Sapienza di Roma in collaborazione con l'Università della California a San Diego.
Lo studio ha preso in esame 29 grandi anziani, di età compresa tra 90 e 101 anni, residenti in 9 comuni del Cilento e arruolati nello studio Ciao (Cilento on Aging Outcomes Study). Ciascuno di loro è stato intervistato per avere un quadro dettagliato delle sue condizioni psico-fisiche e soprattutto per conoscere il suo mondo interiore, fatto di ricordi, religiosità ed esperienze personali come quelle della migrazione. La ricerca è stata poi estesa anche ai familiari più giovani, per valutare la loro salute mentale e fisica e per conoscere le loro impressioni circa la personalità e il carattere dei loro anziani.
Dai risultati è emerso che nonostante gli acciacchi e le malattie, i nonni del Cilento hanno un benessere mentale superiore a quello dei figli di età compresa fra i 51 e i 75 anni. "Ciò che accomuna questi anziani è l'amore per la loro terra, in cui trovano un motivo per continuare a vivere", spiega la prima autrice dello studio, Anna Scelzo, dell'Asl 4 Chiavarese. "Molti continuano a lavorare a casa o nei campi, e pensano 'questa è la mia vita, non voglio arrendermi'". Altra nota curiosa è il carattere tutto pepe di questi arzilli nonnini. "Abbiamo scoperto che tendono ad essere dominanti, testardi, e hanno bisogno di avere un senso di controllo", continua Scelzo. "Questa tendenza a controllare l'ambiente evidenzia una certadeterminazioneche è bilanciata dalla necessità diadattarsi ai cambiamenti".
Fonte: Il Portico
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