«Il contingente è saturo»: con queste parole il funzionario comunale del Settore “Promozione dello Sviluppo” aveva respinto la richiesta di autorizzazione, presentata dalla SpA Lillo, per l’apertura di un nuovo supermercato di media struttura in via XXV Luglio. Ma la SpA Lillo, diretta da Angelo Dell’Anna, non ha mai accettato quel responso negativo ed ha trascinato in Tribunale l’Amministrazione Gravagnuolo.

Il provvedimento impugnato risale al 19 febbraio scorso. L’Amministrazione comunale aveva negato il suo consenso all’apertura del nuovo supermarket, perché, rifacendosi al SIAD (Strumento integrato di intervento per l’apparato distributivo) adottato dal Comune nel febbraio del 2003, aveva giudicato saturo il contingente relativo alla media distribuzione.

A rappresentare le parti nel processo amministrativo l’avv. Francesco Armenante per la SpA Lillo e gli avvocati Marina Tosini e Giuliana Senatore dell’Ufficio Legale comunale. In sede cautelare, il Tar ha accolto la domanda di sospensione e, alla luce dei principi di liberalizzazione del mercato, secondo il decreto Bersani, ha ordinato «all’“intimata Amministrazione” di redimersi ed esaminare nel merito le istanze del ricorrente, a nulla rilevando l’assenza di disponibilità del contingente, previsto, peraltro, da uno strumento di programmazione adottato oltre sei anni fa».

La SpA Lillo, dunque, si aggiudica lo scontro. Il Comune, "bacchettato" dal Tar, dovrà riesaminare e riconsiderare il caso.