Tu sei qui: CronacaObbligazioni Cirio, rimborso record
Inserito da Lello Pisapia (admin), venerdì 13 ottobre 2006 00:00:00
Un rimborso record, il più alto sinora in tutto il Sud Italia. In una materia, il mercato finanziario, tanto complessa quanto attuale. Autore dell'exploit l'avvocato cavese Andrea Paolillo, che da un istituto bancario ha ottenuto per un suo assistito il rimborso del 90% del capitale investito in obbligazioni Cirio. In esame il famigerato crack dei Gruppi Cirio e Parmalat e le tristi conseguenze per i piccoli risparmiatori che avevano investito in tali titoli, ignari delle pesanti situazioni debitorie in atto. Un argomento a lungo agli onori della cronaca, ma negli ultimi tempi colpevolmente accantonato.
I fatti risalgono all'autunno 2004. Il promotore finanziario di un noto istituto bancario di Salerno convince il cliente dell'avv. Paolillo ad investire un'ingente somma in obbligazioni Cirio-Del Monte, teoricamente le più accreditate. Da rimarcare che il cliente, non correntista di quell'istituto bancario e non esperto in materia, era inizialmente indirizzato verso altri titoli ed aveva più volte espresso perplessità in merito all'offerta prospettagli. Già in sede di "collocamento", quindi, ecco le prime carenze ed omissioni gravi da parte del promotore finanziario. Violato palesemente, nello specifico, il testo unico in materia (d. lgs n. 58 del 1998), che impone al promotore, sia esso dipendente o consulente dell'istituto bancario, di informare dettagliatamente il cliente su natura e rischi del titolo offerto. Sanzionata esplicitamente, dunque, la carenza di informazioni nel proporre il titolo al risparmiatore in cui incorre il promotore finanziario, che ha l'obbligo di conoscere tutti i meccanismi alla base del collocamento dei titoli. Ed ecco il tasto dolente. Pur essendo da tempo note agli esperti le pesanti situazioni debitorie dei Gruppi Cirio e Parmalat, è continuato il collocamento dei relativi titoli prevalentemente presso i piccoli ignari risparmiatori, così ingannati clamorosamente.
Violazioni della normativa, dunque, già nella prima fase, quella dell'informazione. Omissioni proseguite da parte dell'istituto bancario anche nello step successivo, relativo alla conoscenza della cognizione tecnica del risparmiatore, da seguire e consigliare passo per passo. Ma anche qui "tabula rasa". A questo punto entra in scena l'avv. Andrea Paolillo, cui si affida il risparmiatore ingannato. Abilitatosi alla professione forense nel 2003, formatosi legalmente presso gli studi dell'avv. Ciro Senatore, ormai da quasi due anni l'avv. Paolillo si è specializzato nella materia bancaria e finanziaria, avendo come preziosa guida l'avv. Luciano D'Amato.
Ma torniamo alla cronaca dei fatti. Va a vuoto l'intervento di un sindacato. Senza esito anche il tentativo di bonario componimento tramite una lettera di costituzione in mora. Siamo ormai nella primavera 2005. A questo punto, sussistendo fondati presupposti normativi e giurisprudenziali per una vittoria del suo assistito, l'avv. Paolillo notifica all'istituto bancario l'atto di citazione, molto articolato nelle sue circa 40 pagine e ricchissimo di riferimenti normativi nazionali, comunitari ed internazionali, nonché giurisprudenziali. Messa alle strette, la banca comunica al risparmiatore la sua disponibilità a transigere, offrendo una cifra pari al 90% del capitale investito, a fronte del 40-50% abitualmente proposto nelle transazioni dalle banche. Vista l'entità dell'offerta rispetto al petitum, l'avv. Paolillo ed il suo cliente accettano la transazione, che viene firmata nell'ottobre 2005.
Il primo caso in assoluto, per l'entità del rimborso, nella provincia di Salerno. Tra i primissimi in tutto il Sud Italia. Un grande successo, che può contribuire a rendere i risparmiatori consapevoli dei loro diritti. E' quello che si augura l'avv. Paolillo. «Molti non sono ben informati sulle concrete possibilità di recupero. Bisogna prestare grande attenzione - ammonisce il legale cavese - al rapporto con le banche, non solo in merito ai prodotti finanziari (il caso Cirio può essere solo l'inizio). Mi riferisco, ad esempio, all'anatocismo, ancora perpetuato malgrado se ne parli da anni. In realtà, per rivendicare ciò che gli spetta, il cliente deve essere cosciente dei suoi diritti. Ma sia nella materia finanziaria, estremamente complessa, che in diritto bancario, molti sono disinformati».
Scontato, dunque, il consiglio a rivolgersi per problematiche così delicate ad esperti del settore. Ed altrettanto naturale è l'invito ad essere sempre informati e soprattutto consapevoli dei propri diritti. Come insegna la vicenda brillantemente risolta dall'avv. Paolillo.
Fonte: Il Portico
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