Ultimo aggiornamento 1 ora fa S. Geremia

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: CronacaOmicidio Avagliano, due ergastoli

Cronaca

Omicidio Avagliano, due ergastoli

Inserito da (admin), lunedì 20 giugno 2005 00:00:00

Per evitare di essere accusati dell'uccisione di un boss avversario, all'epoca "dominus" sulla città di Pagani, il "pentito" Mario Pepe dirottò abilmente le indagini degli investigatori. Si inventò la soffiata della moglie di un pregiudicato che era infermiera nell'ospedale dove fu giustiziato il boss paganese, pur di evitare l'addebito dell'omicidio al suo gruppo. Alfonso Avagliano, marito dell'infermiera, fu ucciso tre mesi dopo l'omicidio di Peppe Saccone. Dopo 15 anni, ed in seguito ad una prima archiviazione e conseguente apertura del processo, si arriva alla verità processuale con la condanna a due ergastoli per il mandante e l'esecutore dell'omicidio di Alfonso Avagliano. Due assoluzioni per i presunti basisti dell'omicidio avvenuto nel settembre di 15 anni fa a Cava de'Tirreni. La Corte di Assise di Salerno (presidente Frega) ha emesso la sentenza su uno dei fatti di sangue più gravi avvenuti negli anni di piombo della guerra di camorra salernitana. Dopo l'archiviazione delle indagini in prima battuta, furono poi i pentiti a far riaprire il processo. L'omicidio Avagliano, secondo l'accusa, era maturato come ritorsione all'omicidio di Giuseppe Olivieri, compiuto nel giugno del '90 nell'ospedale di Cava de'Tirreni. Secondo i collaboratori di giustizia, l'individuazione di Olivieri nell'ospedale di Cava fu compiuta dai sicari in seguito alla soffiata che la moglie di Alfonso Avagliano, infermiere all'interno dell'ospedale, diede al marito ed agli altri complici. Ma anche sulle parole dei collaboratori di giustizia, dopo gli approfondimenti del dibattimento, si sono avuti i riscontri negativi. Uno dei essi è particolarmente eclatante. Riguarda un presunto basista, il meccanico Pietro Salsano, accusato di aver fornito appoggio al commando della camorra, mettendo a disposizione la propria officina come base logistica. Salsano, difeso dagli avvocati Siniscalchi, Balice e Dalia, è stato poi assolto. Era finito nel processo perché in quei giorni aveva in riparazione, presso la propria officina, una Fiat 500. Era stato coinvolto nell'indagine perché la moglie di Alfonso Avagliano dichiarò di «aver sentito il rumore di una 500 o di una 126 che si allontanava dopo gli spari». Si sarebbe trattato proprio della 500 all'epoca dei fatti in riparazione presso l'officina dell'imputato Salsano. Un elemento, questo, riportato ripetutamente nelle dichiarazioni dei pentiti, anche se non sapevano specificare il contributo realmente fornito dal meccanico. Il pm Cassaniello ha chiesto l'ergastolo per tutti gli imputati. Le difese di Bisogno (avv. De Concilio), Lamberti (avv. Falci), De Martino (avv. Pecoraro) e Salsano hanno fornito ricostruzioni alternative. In particolare, la difesa del meccanico ha puntato l'attenzione «sull'ambigua contaminazione tra gli investigatori ed i collaboratori di giustizia allora confidenti della Polizia». «Il coinvolgimento del meccanico - dichiara l'avv. Vincenzo Siniscalchi - appariva più il frutto della circolazione perversa del nome e cognome che la descrizione di un contributo fattivo all'operazione». La Corte di Assise, dopo sei ore di camera di consiglio, ha condannato all'ergastolo Bisogno e Lamberti, assolvendo Salsano e De Martino. «La ricostruzione fornita dai collaboratori di giustizia, anche in seguito al serrato controesame, è risultata parzialmente minata da una serie di contaminazioni con l'ambiente investigativo, tale da far sorgere il dubbio circa la genuinità e l'autenticità della provenienza della fonte di informazione».
Il grande vecchio ed i suoi "piccirilli"
Il grande vecchio: così è conosciuto a Cava Mario Bisogno, capo dell'omonimo clan camorristico, terrore dei commercianti della zona. La grande famiglia dedita al racket ed al riciclaggio del denaro sporco. Dalla sua abitazione, in via Vittorio Veneto, Mario controllava i "piccirilli" del clan. 43 affiliati, condannati con lui in diversi processi che lo vedono imputato con l'accusa di associazione a delinquere per fini camorristici.

Fonte: Il Portico

rank: 109176108

Cronaca

Cronaca

Positano, colto da infarto in spiaggia: 60enne trasferito in elicottero a Salerno

Attimi di apprensione questo pomeriggio a Positano, dove un uomo di circa sessant'anni, residente in paese, è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava in spiaggia. I primi soccorritori, allertati dai presenti, hanno immediatamente riconosciuto i sintomi di un infarto e attivato la macchina...

Cronaca

Cellulari in carcere, brindisi e festeggiamenti tra i detenuti: indagini in corso a Salerno

Brindisi tra detenuti, torte di compleanno, selfie e video diffusi sui social. Scene che sembrano girate in un locale e non all'interno di un istituto penitenziario. E invece è proprio dal carcere di Salerno che provengono le immagini finite online e già diventate virali. A riportare la notizia è La...

Cronaca

Tragedia sull'A4, auto piomba su un cantiere autostradale: morti marito e moglie

Questa mattina, intorno alle 10:15, un terribile incidente si è verificato sull'autostrada A4, nel tratto tra Latisana e Portogruaro (Venezia), causando la morte di due persone. Un'auto, per cause ancora da accertare, ha oltrepassato la segnaletica di un cantiere temporaneo allestito nella corsia di...

Cronaca

Mercogliano: salvati due cuccioli appena partoriti e la madre in una canale di scolo

Nel tardo pomeriggio di martedì 29 aprile, intorno alle 19:00, una squadra dei Vigili del Fuoco di Avellino è intervenuta in Via Traversa Torelli a Mercogliano per soccorrere una cagna gravida segnalata in difficoltà all'interno di un canale di scolo. Giunti sul posto, i soccorritori hanno recuperato...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno