Tu sei qui: CronacaOperaio precipita, tragedia sfiorata
Inserito da (admin), mercoledì 5 marzo 2008 00:00:00
Poteva essere l'ennesimo dramma del lavoro, ma per Giuseppe Castelluzzo, 24 anni, di Acerra, ma residente ad Afragola, operaio della ditta Sepem srl, caduto dall'impalcatura mentre trasportava del cemento, si è trattato, secondo le prime analisi, solo di contusioni, soprattutto al bacino ed alle gambe. L'incidente è accaduto alle 15.45 circa in pieno centro storico, in piazzetta Di Mauro, nel cantiere del Comune per la ristrutturazione dell'ex Pretura. Era in corso il rifacimento dell'intonaco della facciata sul vicolo. Castelluzzo ed un collega stavano lavorando ad un'altezza di oltre 5 metri, ad un tratto un piede in fallo e la caduta a terra. Sono stati momenti di grande agitazione e paura.
«Abbiamo sentito urlare e ci siamo subito precipitati per soccorrere Peppino. Vista la situazione, però, abbiamo immediatamente chiamato il 118. Per fortuna non ha mai perso conoscenza», raccontano gli operai. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Locale, poco distanti dall'accaduto, che hanno allertato il Commissariato. Sono poi sopraggiunte le volanti della Polizia e dei Carabinieri per effettuare i rilievi, mentre il magistrato di turno, Lo Mastro, ha immediatamente disposto un controllo del cantiere da parte degli ispettori del lavoro, per verificare il rispetto delle norme sulla sicurezza. I medici del 118 hanno trasportato Giuseppe Castelluzzo al Pronto Soccorso del "S. Maria dell'Olmo", al suo fianco i colleghi di lavoro ed il titolare dell'impresa. I primi esami radiologici sembra abbiano scongiurato gravi lesioni, ma Castelluzzo è stato comunque ricoverato per maggiori accertamenti e condotto, per mancanza di posti nell'ospedale metelliano, all'Umberto I di Nocera Inferiore.
Le condizioni non particolarmente gravi di Castelluzzo non hanno provocato il sequestro del cantiere, ma si aspetta la relazione degli ispettori sulle condizioni di lavoro e sull'utilizzo degli strumenti di sicurezza. L'unica cosa certa, al momento, è che accanto all'operaio accasciato al suolo è stato rinvenuto il suo casco protettivo. «È stata una tragica fatalità - afferma il direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, Tenuto Biagino - non dovuta a carenze di sicurezza. Probabilmente la struttura esile di Giuseppe ed un po' di distrazione, dopo una giornata di lavoro, gli hanno fatto mettere un piede in fallo. L'importante è che sia andato tutto per il meglio».
Fonte: Il Portico
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