Tu sei qui: CronacaOrticaria alla "Balzico", un'alunna in ospedale
Inserito da (admin), mercoledì 15 febbraio 2006 00:00:00
Ricoverata in ospedale con il rischio di uno choc anafillatico. Una complicanza inaspettata ha colpito un'alunna della Scuola Media "Balzico", soccorsa in aula dopo la ricomparsa della misteriosa forma di reazione allergica. In questi ultimi giorni si sono registrati nuovi casi di orticaria - i genitori parlano addirittura di 50 - tra gli studenti ospitati nell'ala sud dell'edificio. Per le autorità sanitarie, invece, si tratterebbe di casi isolati, comparsi ad intermittenza nei giorni scorsi. Molti studenti - per lo più soggetti già colpiti dall'orticaria o con predisposizione allergica - hanno disertato le lezioni.
Nella giornata di ieri il comitato dei genitori, preseduto dall'avvocato Marco Senatore, ha presentato una formale denuncia ai Carabinieri della Stazione locale. La decisione è scaturita dopo aver incontrato a Palazzo di Città il commissario straordinario. «Siamo stati ascoltati da Reppucci - spiega Senatore - il quale si è detto preoccupato dell'emergenza che investe la Scuola Media "Balzico". Al termine del breve incontro ha inviato una comunicazione al Dipartimento di Prevenzione collettiva con la richiesta di nuovi accertamenti». A stretto giro di posta dall'Asl è partito l'invito all'Arpac ad eseguire nuovi controlli. «Giovedì pomeriggio, alle 18, abbiamo fissato un nuovo incontro - precisa Senatore - presso i locali del Centro sociale. Alla riunione saranno presenti, oltre ai genitori, i rappresentanti delle autorità sanitarie locali».
Come si ricorderà, mercoledì scorso il commissario Reppucci aveva firmato la doppia ordinanza di revoca relativa all'attività didattica ed amministrativa, dopo aver ricevuto la relazione del Dipartimento di Prevenzione collettiva. A motivare la relazione i valori inferiori a quelli limite previsti dalla legge, risultati dagli esami eseguiti dai tecnici dell'Arpac nei locali della scuola media per individuare l'allergene causa dell'orticaria. I campioni prelevati - gli accertamenti hanno riguardato i terreni circostanti il plesso scolastico e le polveri presenti nell'aria all'interno delle aule colpite - non presentavano metalli o, quanto meno, non in percentuali tali da ritenerli rischiosi per la salute. Infine, il Dipartimento di Prevenzione collettiva dell'Asl Sa1 ha programmato una serie di test cutanei tra gli studenti per rintracciare l'eventuale presenza di uno stesso allergene. Al momento, i risultati non sono ancora disponibili. Secondo prime indiscrezioni, potrebbe trattarsi di una forma di sensibilizzazione che con il tempo andrebbe scemando.
Fonte: Il Portico
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