Prima le voci di un possibile ridimensionamento del reparto di Ortopedia, poi lo spettro della chiusura. La presa di posizione di sindacati e politici ha messo in allarme anche i cittadini, preoccupati per il presunto smantellamento di una delle divisioni di spicco dell'ospedale "Santa Maria dell'Olmo" e dell'intera Asl: «Chiediamo la convocazione di un Consiglio comunale che abbia come tema del giorno le sorti dell'ospedale». A poche ore dall'annuncio, la notizia, questa volta ufficiale, della risoluzione dei problemi di organico che avrebbero minato il mantenimento dei servizi e delle prestazioni offerte dall'équipe diretta dal primario Vincenzo Monaco.

«Andiamo per ordine - spiega il direttore sanitario del "Santa Maria dell'Olmo", Vincenzo De Paola - Non c'è e non c'è mai stata la decisione di chiudere Ortopedia. Nelle settimane scorse da Nocera è stata diramata non solo a Cava, ma anche a Scafati e Sarno, la richiesta di ortopedici per potenziare l'organico carente e coprire così dei turni. L'impiego degli ortopedici cavesi per turni all'Umberto I avrebbe di fatto ridotto la nostra attività. Ebbene, dopo una serie di incontri e grazie alla disponibilità del manager Giovanni Russo e del direttore sanitario Vincenzo Raiola, siamo arrivati ad un accordo che ci consente di mantenere invariate le nostre prestazioni».