Passano i giorni, cambiano le scene, aumenta l’ansia: le dimissioni del subcommissario regionale alla Sanità, Giuseppe Zuccatelli, autore del piano di razionalizzazione ospedaliera che ha coinvolto anche il “S. Maria dell’Olmo” di Cava de’Tirreni, l’ultima novità in ordine cronologico che ha reso la già intricata “situazione ospedale” ancora più estenuante.

Dimissioni che potrebbero comportare gravi conseguenze per le sorti del nosocomio metelliano. In primo luogo per l’annessione del presidio ospedaliero cavese al “S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona” di Salerno (soluzione questa che scongiurerebbe la totale scomparsa) e la successiva definizione dei reparti da trasferire al “Martiri di Villa Malta” di Sarno.

Nel frattempo, in difesa del “S. Maria dell’Olmo” è nato “Curiamo l’ospedale”, un nuovo comitato, al momento ancora senza sigla e senza firma, che si rivolge a tutti i cittadini, movimenti, associazioni e formazioni politiche che intendono lottare per il futuro dell’ospedale metelliano.

Il nascente comitato cittadino, costituito a seguito di un’assemblea pubblica tenutasi lo scorso lunedì sera, si va ad aggiungere a quello già esistente in città, “Salviamo la sanità a Cava de’Tirreni”, costituito durante la precedente Amministrazione comunale e che di recente si è impegnato anche in altre battaglie, come quella dei sanpietrini.

Domani, intanto, si terrà la riunione della Commissione Sanità invocata dal Gruppo Consiliare del PD, alla quale dovrebbe partecipare anche il direttore sanitario del “S. Maria dell’Olmo”, Vincenzo De Paola. Riunione in cui verranno esaminate le preoccupazioni ed i rischi incombenti sulle sorti del nosocomio metelliano.

Ma il vero obiettivo dei consiglieri del Partito Democratico, Vincenzo Servalli, Nunzio Senatore e Pasquale Scarlino, è quello di arrivare ad un’immediata convocazione della conferenza dei capigruppo per un Consiglio comunale monotematico dedicato alla spinosa “vicenda ospedale”.