Tu sei qui: CronacaOspedali, la mappa dei tagli
Inserito da (admin), mercoledì 5 luglio 2006 00:00:00
Gli "ospedali fotocopia" hanno i giorni contati. Saranno immolati sull'altare del risparmio, unica strada per uscire dalla grave crisi finanziaria della sanità campana. Nell'elenco ci sono anche i presidi ospedalieri dell'Agro nocerino-sarnese, Valle metelliana e Costiera Amalfitana, tutti amministrati dall'Asl Salerno 1. Oggi si chiamano "Ospedali riuniti delle tre valli". L'idea era stata dell'ex direttore generale Raffaele Ferraioli, che pensava ad una sanità comprensoriale, che doveva abbandonare la logica del "campanile" per diventare più efficiente. Gli ospedali sono 6: Umberto I a Nocera; Andrea Tortora a Pagani, Mauro Scarlato a Scafati; Villa Malta a Sarno; Maria Santissima dell'Olmo a Cava de'Tirreni; Castiglione a Ravello.
La Regione ha deciso di tagliare i rami secchi. Ha dato disposizione ai direttori generali di stringere la cinghia, eliminando sprechi e sperperi. Ma bisogna fare i conti con i sindaci, che lunedì sera hanno lanciato la loro sfida. La prima mossa è la costituzione di una commissione ristretta per controbattere le indicazioni contenute nella bozza del piano ospedaliero regionale. L'Umberto I, ospedale della città capofila, sembra essere esente da riduzioni o declassamenti. Potenziato in diversi reparti, migliorato strutturalmente, rappresenta per l'Asl Sa1 il punto di riferimento dell'assistenza ospedaliera. A pochi chilometri c'è il Tortora di Pagani. Secondo i progetti deve ospitare il Dipartimento di emergenza attiva, con la sua "Piastra" ormai completata. Voci sempre più insistenti parlano di un Dea declassato e del trasferimento a Nocera dei reparti di Chirurgia e di Cardiologia.
Declassamento in vista anche per lo Scarlato di Scafati. Non si sarebbe tenuto conto, dicono i critici al Piano ospedaliero regionale, che è una struttura di frontiera. Non va meglio a Cava de'Tirreni. L'ospedale è alla fine di un progetto di ristrutturazione che ha dato nuova vitalità ai reparti di Medicina, Cardiologia, Ortopedia, sale operatorie, Pronto Soccorso, Pediatria, Ostetricia e Ginecologia ed infine Chirurgia. Ora, però, si dovrà tagliare il superfluo. Ma quale esso sia non è ancora dato sapere. A Sarno l'attenzione è rivolta al nuovo ospedale, quel "Martiri di Villa Malta" che è ancora chiuso, nonostante sia stato in gran parte completato. A Castiglione di Ravello, invece, incrociano le dita: potrebbe diventare un semplice Pronto Soccorso.
Fonte: Il Portico
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