Tu sei qui: CronacaOsservatorio Handicap, il PD denuncia: «Irregolare l'elezione del Presidente»
Inserito da (admin), mercoledì 30 luglio 2014 00:00:00
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico denuncia lo strappo avvenuto con l’avallo dell’Amministrazione comunale (compiacente) dell’elezione del Presidente dell’Osservatorio sull’Handicap (diverse abilità), avvenuta giovedì 17 luglio u.s.
Per un’esatta conoscenza del problema, esponiamo la dinamica dei fatti. Tre mesi fa il Presidente dell’Osservatorio sull’Handicap (diverse abilità), Signor Vincenzo Prisco, per scadenza di mandato (due consecutivi) viene sostituito attraverso regolare votazione dal Signor Emiddio Giordano, il quale dopo appena due mesi e mezzo, il 27 giugno, rassegna le dimissioni per motivi familiari. Nel frattempo, però, l’Osservatorio al suo interno aveva previsto la figura del rappresentante per i rapporti con le istituzioni, figura (non prevista dal regolamento) che andava ad appannaggio dell’ex Presidente.
L’Amministrazione comunale (da qui la compiacenza) attraverso il Sindaco indice nuove elezioni senza che la figura istituzionale del Vice Presidente (democraticamente eletto) venga interpellata ed investita del problema, fissando le elezioni per giovedì 17 luglio, lasciando così il tempo necessario per la presentazione delle candidature.
Nessuna candidatura viene avanzata, se non quella dell’ex Presidente (in violazione all’art. 9 del regolamento, che recita “Sia il Presidente sia il Vice Presidente sono eletti a maggioranza e restano in carica per due anni, rinnovabili per altri due anni”). Tale violazione viene regolarmente denunciata dal Gruppo Consiliare del Partito Democratico su segnalazione di alcune associazioni e con lettera inviata al Sindaco lo si invitava a sospendere le elezioni, affinché il Segretario Generale del Comune e l’Avvocatura comunale a cui la lettera era stata indirizzata si pronunciassero su questa controversia palese con una pronta ed esaustiva risposta.
Risposta pervenuta parzialmente dal Segretario Generale, il quale affermava che non è deputato ad entrare in merito alla questione. Il Sindaco, noncurante della richiesta presentata (risponde ad una prima lettera in modo evasivo), non si degna di rispondere alla seconda richiesta con i pareri richiesti. Naturalmente le votazioni si svolgono come da convocazione, con l’elezione dell’ex Presidente “a maggioranza”, visto e considerato che alcune associazioni non partecipano alla votazione.
Accanto ad una considerazione di tipo giuridico - si è disatteso il principio di democraticità previsto dallo Statuto dell’Osservatorio, continuando a prevedere “sostanzialmente” al suo interno lo stesso Presidente per due mandati - c’è una considerazione di tipo etico (si è raggirato palesemente il regolamento) e ci sono anche grosse deficienze di tipo procedurale. Non ultima, quella che - secondo l’art. 9 dello Statuto - a Presidente dell’Osservatorio possono concorrere tutti i cittadini cavesi che abbiano compiuto il 35esimo anno di età e che, per competenze professionali, per capacità umane e per dichiarata disponibilità, possano guidare l’organismo al suo interno e degnamente rappresentarlo all’esterno.
Tale possibilità di partecipazione è mai stata pubblicata almeno sul sito del Comune per permettere a qualsiasi cittadino - così come recita il regolamento - di potersi candidare? Il tutto invece si svolge nelle segrete stanze con una tempistica spaventosa, noncuranti di alcune richieste provenienti da associazioni non in linea con quanto stabilito (vedi i diversi verbali delle riunioni dell’Osservatorio).
Inoltre, il Presidente della Commissione consiliare da Statuto è membro del Consiglio dell’Osservatorio (art. 8), a cui non è pervenuta nessuna comunicazione. Laddove tale comunicazione sia arrivata, risulta grave che lo stesso Presidente non abbia informato i componenti della Commissione, di cui fa parte anche il Partito Democratico.
Senza mettere in discussione l’impegno profuso, ma visti gli evidenti vizi procedurali, invitiamo il Presidente a dimettersi ed il Sindaco a provvedere tramite i relativi adempimenti (non ultimo, la risposta ai quesiti richiesti) ad indire regolari votazioni, investendo peraltro l’apposita Commissione consiliare. Qualora ciò non avvenga, oltre a riportarla in Consiglio comunale, denunceremo agli organi competenti tutta questa questione, che presenta punti anomali.
Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico
Fonte: Il Portico
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